L’anima del gruppo, quella che trova vie alternative per lasciare la sua impronta. L’Italia ha vinto per la quinta volta la Billie Jean King Cup e la firma di Martina Trevisan sul trofeo non è una nota a piè di pagina ma è leggibile eccome, non per quanto concerne i tabellini di chi è sceso in campo ma il suo contributo all’avventura di Malaga è insindacabile. Nonostante Tathiana Garbin abbia virato su altre scelte, la tennista toscana ha messo al servizio del collettivo tutta la sua esperienza per compattare la squadra. Grazie alla soffiata dell’amica Jasmine Paolini, è divenuta virale la sua esultanza euforica per il successo in finale contro la Slovacchia. Questo e altro sono il nocciolo dell’intervista della semifinalista del Roland Garros 2022 ai microfoni di Fanpage.
D. Martina ti abbiamo vista scatenata nei festeggiamenti nel video caricato a tradimento da Jasmine Paolini. Ci sarà una vendetta?
Trevisan: “Dopo i festeggiamenti di ieri, ho una percentuale bassa perché ieri è stata una bella festa in tutti i sensi. Jasmine che ha pubblicato quel video me la pagherà cara. Ci siamo divertite tutte moltissimo. Le altre non è che erano messe tanto meglio, solo che io non posto video. Ci sarà una vendetta, ma sarà servita fredda al momento giusto (sorride, ndr)”.
D. Questo trionfo nella Billie Jean King Cup è uno dei momenti più belli della carriera, come l’hai vissuto?
Trevisan: “Senza dubbio è una delle gioie più grandi della mia carriera. Anche con Sara ovviamente abbiamo condiviso un percorso importante, ma se mi guardo indietro con Elisabetta e Jasmine siamo partite da Tallin. È un cammino il nostro che parte da lontano, una gioia immensa. La nostra forza è che siamo così. Ci facciamo vedere come siamo, senza filtri. Sorridenti, anche se con momenti di difficoltà”.
D. Pur non giocando hai dato un contributo importante in termini di emotività ed esperienza, come ti sei mossa dietro le quinte?
Trevisan: “Penso di aver dato il mio supporto emotivo. La mia esperienza, il mio calore, i sorrisi e il mio smorzare sempre i momenti anche con battute. Oltre che l’accettare di essere da una parte differente rispetto all’anno scorso e non protagonista in campo, dando il mio supporto comunque forte. Ecco l’accettazione di questo penso sia stato molto importante sia per me che per le ragazze. Ho dato loro fiducia, restando serena e supportando da fuori. Un grande segno di maturità che ho dato a me stessa e a loro. Ero felice pur non giocando di essere lì”.
D. Infine spendiamo una parola per Tathiana Garbin, quanta soddisfazione c’è nell’aver condiviso questa gioia con lei?
Trevisan: “Per Tathiana abbiamo detto forse troppe poche cose. Per quello che abbiamo passato noi l’anno scorso, lei in prima persona è stata un esempio di resilienza e forza, inarrivabili. Questa vittoria è un qualcosa che rientra nel destino. Di tutte le partite e sofferenze fuori dal campo che ha dovuto vivere, questa vittoria è la sua. È un po’ come la vita che ti toglie e ti dà, sempre se non molli mai. Ci porta avanti, con amore”.