QUINCINETTO. Chi ha detto che l’allevamento è un mestiere per vecchi? A dominare il podio della Fiera autunnale del bestiame di Quincinetto svoltasi sabato 9 novembre, sono stati due giovani allevatori, di cui uno giovanissimo, che hanno vinto 3 primi premi a testa in 3 diverse categorie. Sono Luca Motta Fre, di 41 anni, e il giovanissimo Pietro Molino Bordet, di soli 21, entrambi quincinettesi doc da generazioni. «Una passione che ho fin da quando ero piccolo – racconta Bordet –. I miei genitori fanno altro di lavoro, anche se qualche capo di bestiame in famiglia l’abbiamo sempre avuto. Già da bambino amavo giocare con gli animali, ma una volta finita la scuola ho aperto la mia azienda. I premi ricevuti quest’anno rappresentano per me una grande soddisfazione, anche perché l’allevamento è un lavoro duro: non ci sono sabati, festività o ferie che tengano, gli animali hanno bisogno di essere curati e nutriti ogni giorno. Mio fratello più piccolo ogni tanto viene ad aiutare, mentre la sorellina va ancora a scuola». Il risultato ottenuto dal giovane allevatore, primo classificato insieme alle sue mucche Dama, Aloa e Biscui rispettivamente nelle categorie vacche da latte, manze pregnanti fino a 3 anni e manzette da allevamento tra i 16 e i 18 mesi, è un grande traguardo, pareggiato nell’ultima edizione della Fiera solo da un altro allevatore, Luca Motta Fre. Classe 1983, dai nonni viene la sua passione per l’allevamento, gli animali e l’aria aperta, da sempre preferita al lavoro del padre, proprietario del ristorante Da Giovanni di Quincinetto. Anche le sue mucche Etoile, Quaranta e Feisan, hanno vinto il primo posto in 3 categorie: vacche pregnanti fino a 5 anni, manzette da allevamento 16/21 mesi e razza piemontese. «Si tratta di una grande soddisfazione, dopo tanto lavoro, prendere 3 primi premi – commenta Motta Fre –. Non mi aspettavo un tale successo, anche se già l’anno scorso Etoile e Quaranta si erano già aggiudicate un primo e un secondo posto».
Tra tutte, Quaranta ha una storia speciale: «Quaranta è nata l’anno scorso a marzo, quando festeggiavo 40 anni, poche ore prima della riunione dei coscritti – racconta Motta Fre –. Così sono arrivato alla festa annunciando che era nata una vitella e bisognava darle un nome. “Quaranta!” hanno subito risposto tutti. Così è diventata la mascotte dei coscritti dell’83. Quando abbiamo fatto la festa ad aprile le coscritte le hanno persino fatto la coccarda». «Avere dei giovani allevatori così attenti e appassionati al proprio mestiere è una grande vittoria per Quincinetto, che nell’allevamento di bestiame affonda le proprie radici: non per nulla da qui ha avuto origine la Pezzata rossa valdosatana – commenta il sindaco Angelo Canale Clapetto –. Giovani attenti al proprio settore e grandi lavoratori, un vero esempio di cui la città è fiera». In un momento storico dove i piccoli paesi si spopolano, quella dei 2 allevatori quincinettesi appare una scelta in controtendenza, che ridà vita e respiro anche al piccolo centro. Una decisione non semplice, anche a causa della fatica e della costanza necessarie per portare avanti questa tradizione, per la quale è necessaria una grande passione. «Amo il mio lavoro – conclude Bordet –. Non lo cambierei mai per nulla al mondo». —