La Basilica e il campanile di San Marco, due gioielli nel mondo che hanno perenne necessità di manutenzione. Per questo i dieci milioni di euro di risorse pubbliche arrivate da Roma, e già investiti in progettazione di nuovi cantieri e interventi, vengono salutati come una vera e propria boccata d’ossigeno dal nuovo Consiglio di Procuratoria insediatosi a fine ottobre. Ieri, in sala Sant’Apollonia, la prima uscita pubblica dei nuovi Procuratori (Renato Poletti, il notaio Paolo Chiaruttini, l’architetto Alberto Torsello, la dottoressa Chiara Boldrin, monsignor Angelo Pagan e Renato Brunetta, questi ultimi ieri assenti).
Continuità e attenzione alla tutela della Basilica, queste le parole d’ordine del nuovo Consiglio illustrate dal primo procuratore, Bruno Barel. Tra le principali novità in vista c’è ad esempio il monitoraggio dell’impatto dei visitatori sui mosaici per valutare, in futuro, eventuali forme di contingentamento degli ingressi a tutela del patrimonio artistico della Basilica. «La quantità di gente in arrivo è enorme», le parole di Paolo Chiaruttini, «un luogo così delicato dev’essere protetto.
La Basilica ha il doppio dei visitatori di Palazzo Ducale e la metà del Colosseo». In effetti, anche per il 2024 si attendono numeri da record tra i visitatori. Il 2023, infatti, si era chiuso con 3,2 milioni di visitatori tra Basilica e Campanile. Ad ottobre di quest’anno, invece, il numero si attesta a 2,7 milioni: mancando ancora due mesi alla fine dell’anno, la crescita per il momento è del 4%.
Tra le proposte, anche la revisione del sistema di bigliettazione. «Non è accettabile», spiega il primo procuratore Bruno Barel, «che la maggior parte dei visitatori si presenti ancora di persona per ottenere il biglietto».
Il nuovo consiglio, invece, inaugura all’insegna della continuità quanto ai nuovi cantieri per la manutenzione di Basilica e campanile. La prima novità, annunciata dal primo procuratore, riguarda il prossimo intervento pronto a partire. «Il prossimo sette gennaio», spiega il professor Barel, «inizierà l cantiere sul tetto del complesso della Basilica per il rifacimento delle falde per rimediare al problema delle infiltrazioni. Si tratta di complessivi sei stralci dal valore di diversi milioni di euro. Il primo è a carico del Provveditorato, per quelli successivi siamo stati nominati stazione appaltante e ringraziamento per la fiducia il ministero delle Infrastrutture».
Un intervento lungo e delicato, destinato a durare «qualche anno».
L’impatto visivo però, assicurano dalla Procuratoria, sarà ridotto. Sarà infatti installato un montacarichi in piazzetta dei Leoncini per far arrivare sul tetto i materiali e gli operai.
A ciò, poi, si aggiungono i lavori per il completamento delle manutenzioni del Nartece e il restauro dei mosaici pavimentali del Santissimo, danneggiati in seguito all’alluvione del novembre 2019. Gli altri lavori già finanziati riguardano la messa in sicurezza delle cripte sul rio della Canonica grazie al rifacimento dei serramenti. «Il nostro impegno», conclude Barel, «punta anche alla valorizzazione delle nostre maestranze e del patrimonio di sapienza messo in pratica in tutti questi anni. Per farlo, intendiamo fare sistema anche con le più importanti Fabbricerie d’Italia e coinvolgere le nuove generazioni per rinforzare e dare nuova linfa alle nostre eccellenze». —