PAVIA
Attilio Caja torna sulla panchina della Fortitudo Bologna in A2. Il rapporto tra il 63enne coach pavese e la società bolognese si era interrotto bruscamente lo scorso giugno, tra accuse reciproche, durante la serie di semifinale play off con Trapani. Dettaglio non secondario: l’ultimo ko in trasferta, i siciliani l’hanno subito proprio contro la squadra di Caja, da allora ha inanellato una serie di vittorie esterne che prosegue anche in A, a dimostrazione della bontà del lavoro che l’allenatore pavese stava facendo sulla panchina felsinea.
Cinque mesi fa si era passati alle vie legali: Caja chiedendo quanto gli era dovuto per un contratto biennale che si era fermato alla prima stagione, la Fortitudo invocando il licenziamento per giusta causa. Ora la nota del club felsineo annuncia il ritorno di Caja, a pochi mesi dal divorzio, per dare via a un nuovo percorso pluriennale. Caja è amato da tifosi felsinei che sognavano un suo ritorno dato per impossibile, visto come la storia si era conclusa in estate. Nel frattempo, la Fortitudo però ha collezionato due disastrose sconfitte a Desio contro Cantù e Cividale: è terz’ultima con 7 sconfitte in 11 partite, 8 punti (gli stessi di Vigevano, ma con una partita in meno rispetto ai ducali). Esonerato coach Devis Cagnardi, chiamato a suo tempo per rimpiazzare proprio Caja, il ritorno dell’allenatore pavese è stato preceduto dal ritiro delle dimissioni da parte del presidente Stefano Tedeschi. Qualcuno malignerà che Attilio non poteva tirarsi indietro con un contenzioso legale ancora aperto, ma conoscendolo siamo sicuri che prima di tutto c’è l’orgoglio di un tecnico che vuole rimettersi in gioco per dimostrare quello che sa fare anche in una piazza difficile ed esigente come quella di Bologna. La stagione è lunga e il tempo per risalire non manca. Il Caja-bis inizierà domenica al PalaDozza contro la Libertas Livorno, curioso che si troverà ad affrontare un altro pavese, Cece Riva, assistente di coach Cardani sulla panca toscana.Maurizio Scorbati