Il vertice della Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC) di quest’anno, tenutosi il 16 e il 17 novembre in Perù, ha riunito i leader dei ventuno Stati membri che si affacciano sul Pacifico, in coincidenza con l’inaugurazione del nuovo porto di acque profonde di Chancay, a nord di Lima, importante infrastruttura chiave del progetto One Belt One Road ed emblematica dei contenuti dell’emergente mondo multipolare, trainato dalla Cina e dai BRICS.
Il vertice APEC ha visto uno degli ultimi interventi diplomatici del Presidente Biden, che forse sperava di fare un’ultima entrata in scena gratificante, speranza infranta dalla cocente sconfitta del suo Vicepresidente alle elezioni del 5 novembre. Infatti, come hanno riconosciuto unanimemente i principali media americani, la sua presenza è stata completamente oscurata da quella del Presidente cinese Xi Jinping, che recava il messaggio di cooperazione win-win. Come ha avvertito il direttore generale dell’atlanticissimo Atlantic Council, Frederick Kempe, il vertice “è tutto incentrato sul fatto che la Cina guadagna economicamente e gli Stati Uniti perdono terreno” (https://www.atlanticcouncil.org/content-series/inflection-points/chinas-advances-in-latin-america-should-concern-trump/).
Ciò è stato illustrato dall’inaugurazione del porto di Chancay, avvenuta il giorno prima dell’apertura del vertice. Del progetto si parlava da alcuni anni, ma nulla si era mosso fino a quando, nel 2019, il gigante privato cinese dei trasporti marittimi e portuali, COSCO, si offrì di partecipare, proponendo di fare del porto il centro di un grande hub logistico-industriale. La società privata peruviana Volcan Mining si è associata a COSCO, acquisendo il 40% del progetto. Nonostante la pandemia della Covid-19, gli sconvolgimenti economici e politici in Perù e le gigantesche pressioni geopolitiche guidate dagli Stati Uniti, la prima fase del progetto è stata completata.
Si tratta di un “momento storico per il Perù e per tutti i peruviani”, ha dichiarato la Presidente Dina Boluarte intervenendo alla cerimonia. Chancay consoliderà il Paese come centro logistico, tecnologico e industriale di livello mondiale, ha sottolineato, e lo collocherà al centro del commercio con l’Asia-Pacifico, che è il volano della crescita economica mondiale. Xi ha parlato del “porto modello” come punto focale di un vero corridoio di prosperità per il Perù e per tutti i Paesi iberoamericani e caraibici.
A margine del vertice, Xi Jinping ha incontrato anche Biden, prima che entrambi partissero per il G20, che si sarebbe tenuto a Rio de Janeiro il 18-19 novembre. Tuttavia, più importante del G20, che raramente decide qualcosa di importante, è la visita di Stato che Xi ha compiuto in Brasile, su invito del suo omologo Lula da Silva. La domanda che tutti si pongono è se il Brasile deciderà finalmente di aderire ufficialmente alla Belt and Road Initiative. Benché Lula abbia rafforzato notevolmente la cooperazione con la Cina, ai livelli diplomatico ed economico, forti sono le pressioni su di lui affinché non lo faccia; ciò non gli impedisce di continuare a sviluppare i rapporti con Pechino, in particolare nell’ambito del gruppo BRICS Plus.