La rinascita di Matteo Manassero in realtà era già avvenuta lo scorso anno, quando aveva ricominciato a vincere, anche se nel Challenge Tour. Ma nel 2024 si è consolidata, con la vittoria in marzo al Jonsson Workwear Open in Sudafrica, la prima dopo undici anni sul DP World Tour, il più importante circuito europeo, e una serie di importanti piazzamenti che lo hanno riportato fra i primi cento del mondo e gli hanno aperto le porte alle Olimpiadi di Parigi. Infine, la partecipazione alle tappe finali del DP World Tour con la conquista della “carta” per il circuito americano. Una consistenza di gioco, tecnica e mentale, tornata quella dei bei tempi, quando a 20 anni era considerato “l’enfant prodige” del golf italiano, con un avvio di carriera fulminante, culminato nel 2013 nella vittoria al prestigioso BMW PGA Championship, a Wentworth.
Poi la crisi che lo aveva fatto scendere nelle classifiche internazionali, che gli aveva fatto perdere la “carta” dell’European Tour, il circuito maggiore, e che lo aveva spinto così in basso da costringerlo a dover ricominciare dall’Alps tour. Una crisi che appartiene al passato.
Oggi, al termine di un’annata d’oro, Manassero si prepara ad affrontare di nuovo una grande sfida: la partecipazione al circuito americano, un obiettivo che si era posto già a metà stagione. Un obiettivo raggiunto grazie al grande lavoro portato avanti in questi ultimi anni e soprattutto, parole sue, grazie al contributo del suo team che ha già confermato anche per il prossimo anno.
Un team formato da Soren Handsen, Roberto Zappa e Sergio Manenti, dal caddie Job Sugranyes e dalla “performance coach” Alessandra Averna. Una squadra che gli fornisce un grande sostegno tecnico ma anche psicologico. Un supporto che viene anche dalla moglie, Francesca, che lo accompagna sovente nelle sue trasferte in giro per il mondo.
I prossimi appuntamenti, quelli già decisi, saranno il Nedbank a Sun City, in Sudafrica, a inizio dicembre, un torneo del Dp World Tour, e poi la partecipazione alla Team Cup, nella squadra dell’Europa Continentale dove troverà l’amico Francesco Molinari in qualità di Capitano. La competizione, in programma dal 10 al 12 gennaio all’Abu Dhabi Golf Resort negli Emirati Arabi Uniti, servirà anche a dare delle indicazioni a Luke Donald, capitano di Team Europe, in vista della prossima Ryder Cup, che si terrà a settembre a New York, al Bethpage Black Course di Farmingdale.
E poi il Pga Tour. In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, Manassero ha ammesso di non avere ancora le idee chiare su come si svilupperà la sua stagione. Vedrà come andranno le prime gare negli States, dopodiché deciderà il da farsi. Sarà un anno che vivrà giorno dopo giorno, senza una programmazione definita fin dall’inizio. Ma con un grande obiettivo in testa, la convocazione nel Team Europe perla Ryder Cup 2025.
E anche noi, appassionati di golf e suoi sostenitori, lo seguiremo augurandogli di fare bene. Per il suo futuro e per quello del nostro sport.
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