Ci sarà stato chi ha storto il naso quando ha saputo che Filippo Volandri aveva rivisto le proprie scelte in vista del doppio decisivo di Italia–Argentina, schierando Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Avere tra i convocati Simone Bolelli ed Andrea Vavassori, due volte finalisti Slam in stagione e soprattutto qualificatisi alle recenti ATP Finals 2024, e non mandarli in campo contro una coppia di specialisti puri come Andres Molteni e Maximo Gonzalez poteva essere davvero rischioso. Alla fine, però, il capitano Filippo Volandri ha avuto ragione. Anche contando sulla chimica tra il n° 1 del mondo e del romano, basata su un rapporto di amicizia che nasce da lontano.
I due avevano già giocato insieme, fianco a fianco, nel 2022, quando nel corso della ATP Cup furono schierati in campo tanto contro la Francia quanto contro la Russia. Ci sarebbe stata la possibilità di vederli già ad Indian Wells nel 2021 contro Kevin Krawietz ed Horia Tecau, ma alla fine diedero forfait. Nell’appuntamento di inizio anno vantano un successo, con Fabrice Martin ed Edouard Roger-Vasselin, e una sconfitta per mano di Daniil Medvedev e Roman Safiullin in tre set. Segnale che comunque la scelta di Filippo Volandri non era così avventata, nonostante la presenza in squadra di due specialisti.
Da quel momento non hanno mai avuto l’occasione di scendere in campo insieme, ma si sono affrontati per due volte. Nel 2023 a Toronto Jannik Sinner vinse 6-4 6-3, ma a Wimbledon quest’anno si è vista una bellissima battaglia fra due amici. Nello scenario in cui Matteo Berrettini solo tre anni prima si giocava una finale contro Novak Djokovic, lo stesso ‘The Hammer’ dava filo da torcere ad un altro n° 1 cedendo con onore in quattro set. L’occasione di vederli insieme, che sia dalla stessa parte della rete o meno, ci sarà ancora. Filippo Volandri, però, dovrà essere bravo a non abusare di quest’arma a propria disposizione, anche per il bene del resto della squadra.