Alessandro Basciano, influencer e dj di 35 anni, è stato arrestato con l’accusa di stalking nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni, 23 anni, volto noto della televisione e dei social. La notizia era stata anticipata nelle scorse ore da Fabrizio Corona e ora è stata confermata ufficialmente dall’Ansa.L’arresto è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari di Milano, Anna Magelli, su richiesta della procura milanese, rappresentata dall’aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo. Le accuse, basate su una denuncia presentata dalla Codegoni nel dicembre 2023, descrivono una condotta definita “pervasiva, controllante e violenta” che avrebbe messo a rischio l’incolumità fisica e psicologica della vittima. La relazione tra Basciano e Codegoni era nata nel 2022 nella casa del Grande Fratello Vip e aveva proseguito tra alti e bassi, culminando con la nascita della loro figlia. Tuttavia, dopo la rottura avvenuta nell’ottobre 2023, le tensioni tra i due sarebbero esplose, portando a denunce e infine all’arresto.
Nelle motivazioni dell’ordinanza, la giudice Magelli sottolinea la gravità dei comportamenti di Basciano, descrivendo un uomo mosso da una “ossessiva gelosia” che non avrebbe mai accettato la fine della relazione con Sophie. La gip Magelli, nel suo provvedimento, ha descritto la condotta del dj come “pervasiva, controllante e violenta”, dettata da una “ossessiva gelosia nei confronti della giovane donna”.
Secondo le indagini condotte dai carabinieri, l’influencer avrebbe messo in atto una serie di comportamenti persecutori che hanno avuto un impatto devastante sulla vita dell’ex compagna: “La vittima ha vissuto in un costante e perdurante timore per la propria incolumità“, si legge nelle carte. Sophie sarebbe stata costretta a modificare le sue abitudini di vita, con conseguenze anche sulla sua carriera di influencer seguita da oltre 1,2 milioni di follower.
Le condotte violente di Basciano avrebbero avuto ripercussioni anche sulla figlia della coppia: la gip ha infatti evidenziato episodi di aggressioni fisiche davanti alla minore e minacce di morte rivolte direttamente alla Codegoni. “L’allarmante pericolosità sociale” di Basciano, secondo la giudice, emerge anche dall’aggressione fisica a un amico della vittima. Alla luce della “pluralità e gravità delle condotte persecutorie e violente”, la gip ha ritenuto che il carcere fosse l’unica misura adeguata a prevenire ulteriori episodi. Il rischio di reiterazione del reato è stato definito “evidente, concreto e attuale”, con una completa assenza di capacità di autocontrollo da parte dell’indagato. Dopo l’arresto, Basciano è stato portato nel carcere di San Vittore.
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