AUSTRALIA – USA 1-0
[AUS] T. Kokkinakis b. [USA] B. Shelton 6-1 4-6 7-6 (14)
Botte da orbi nel primo match della sfida tra USA e Australia, che ha visto protagonisti Ben Shelton e Thanasi Kokkinakis, quest’ultimo, uscito vincitore da una fantastica lotta col giovane statunitense, non pervenuto per la prima mezz’ora di gioco. Il rientro – quasi inaspettato – di Shelton ha colto di sorpresa Kokkinakis, che non ha mai dato l’impressione di calare d’intensità e concentrazione. Il tiebreak finale, protrattosi per trenta punti – ha premiato il pizzico di coraggio in più dell’Australiano, che mette nelle mani di Alex De Minaur la prima chance di trascinare il Team Australiano in semifinale. Il numero 9 del mondo ritrova Taylor Fritz a esattamente una settimana di distanza. A Torino ebbe la meglio lo statunitense in tre set.
Al debutto assoluto in Coppa Davis, la maglia USA scotta sul corpo di Ben Shelton, che avverte tanta pressione nella fase iniziale del match. La poca precisione tradisce il giovane americano, e Kokkinakis guadagna gratuitamente fiducia, trovando immediatamente ritmo e grandi accelerazioni. È un primo parziale spaventosamente rapido quello tra Shelton e Kokkinakis, terminato 6-1 in favore dell’Australiano, che in poco più di venti minuti e senza sforzi disumani, si ritrova in vantaggio di un set.
Shelton atterra sul Martin Carpena con 25 minuti di ritardo, e in apertura di secondo set prende alla sprovvista l’australiano, indisturbato per l’intera – breve – durata del primo parziale. il numero 21 del ranking ha un approccio parecchio differente questa volta, impatta con forza e precisione e strappa subito il servizio all’avversario. Finalmente l’incontro entra nel vivo e il pubblico di Malaga apprezza il tennis di Shelton, che ha ritrovato improvvisamente il suo standard, con fulmini da fondo campo di puro istinto che Kokkinakis può soltanto contemplare. Non mancano i disastri nei pressi della rete per l’americano, che si aggrappa al servizio ed evita di mettere in pari il secondo parziale, con un avversario più che presente nel match. Al momento di chiudere, Shelton trema ed è costretto ad affrontare palla break, ma il servizio torna a dare una grande mano al momento propizio, siglando il 6-4.
Shelton prende le misure all’altrettanto potente avversario, guadagnando nell’immediato la possibilità di break. Nello scambio che potrebbe portare in vantaggio gli USA, Shelton decide di optare per un colpo da show che termina lungo, forse evitabile dato il peso specifico del punto. L’equilibrio prende il sopravvento, complice l’ottimo rendimento dei due tennisti al servizio, e dopo dodici giochi, è il tiebreak a decidere il destino della prima sfida tra USA e Australia. Semplicemente folle la lotta tra i due, la posta in gioco è altissima ma nessuno si tira indietro. Il primo “tremolio” arriva sul match point di Kokkinakis, che non sfrutta l’arma del servizio e si addentra, insieme a Shelton, in un loop tremendo, durato per trenta lunghissimi punti. Shelton cede per primo, e l’australiano si scatena nei festeggiamenti, scaraventando in terra la racchetta per la gioia e regalando il primo punto al team di Lleyton Hewitt.