Una strage atroce: è di 88 morti il bilancio dei raid israeliani di ieri nel nord della Striscia di Gaza, con 66 vittime che si contano solo in un bombardamento di una zona residenziale nei pressi dell’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia. Lo ha riferito il giornale palestinese Filastin, che cita fonti locali, secondo cui la maggior parte delle vittime sono donne e bambini, mentre si contano decine di feriti e dispersi.
Il racconto del direttore
Il direttore dell’ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza, Hossam Abu Safiya, ha riferito che decine di persone sono morte o disperse dopo un attacco israeliano nella zona settentrionale della Striscia. Il processo di recupero dei feriti e dei corpi continua, ma «arrivano all’ospedale a pezzi».
Né l’agenzia di protezione civile né il ministero della Salute gestiti da Hamas hanno confermato il bilancio. «Non ci sono ambulanze, il sistema sanitario è crollato nel nord di Gaza», ha detto Abu Safiya.
L’agenzia di protezione civile di Gaza ha nel frattempo fatto sapere che 22 persone sono state uccise in un altro attacco nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City. Da ottobre, le truppe israeliane sono tornate a operare con forza nel nord dell’enclave palestinese per impedire ad Hamas di riorganizzarsi.
L'articolo Strage israeliana a Gaza: 88 morti in due bombardamenti, i medici parlano di corpi fatti a pezzi proviene da Globalist.it.