La Coppa del mondo di biathlon prenderà il via da Kontiolahti senza la sua regina. Lisa Vittozzi non sarà al via della prima tappa della nuova stagione di coppa del mondo in programma dal 30 novembre all’8 dicembre in Finlandia.
La schiena crea qualche grattacapo di troppo alla campionessa sappadina, premiata dalla Fisi come atleta dell’anno 2024. Per questo motivo, di comune accordo con lo staff tecnico, ha deciso di saltare le gare in Finlandia e concentrare le attenzioni sulla tappa successiva in programma a Hochfilzen dal 13 al 15 dicembre. Lisa Vittozzi si preparerà a Obertilliach, pronta a tornare tra pista e poligono nella migliore delle condizioni. E l’atleta è serena.
Ripartire con la coppa di cristallo in mano ti rende l'atleta da battere?
«Ogni stagione ha una storia a sè, quello che è stato appartiene al passato. Ora l’attenzione è rivolta esclusivamente al futuro. Stagione delle conferme? Non mi piace questo tipo di considerazione. Non la vedo così, preferisco osservare quello che sarà da un’altra angolazione. L’obiettivo è fare sempre uno step in più, migliorare laddove possibile. La sfida è con me stessa».
Cosa significa aver vinto la Coppa del mondo lo scorso anno e da dove si riparte?
«Serve equilibrio. L’obiettivo è stare bene, mentalmente e atleticamente al fine di offrire prestazioni di alto livello. Di sicuro l’aver vinto la coppa del mondo ha permesso di togliermi un bel peso. Mi sento più tranquilla ma non per questo, oggi più di ieri devo dimostrare qualcosa a qualcuno. Se devo dimostrare qualcosa, quello riguarda solo ed esclusivamente me stessa. L’obiettivo, al pari della motivazione, è fare sempre qualcosa in più. Migliorare un dettaglio già basta in una situazione come la mia. Ho lavorato tanto in questa direzione, sia al tiro che atleticamente. Sono reduce dalla vittoria di una Coppa del mondo, non devo stravolgere il mio modo di essere. Lavorare però sui dettagli, quello sì, con l’obiettivo di crescere e fare sempre qualcosa in più».
C’è, comunque, un obiettivo già fisso in testa?
«Gli obiettivi, quando ci si appresta ad affrontare una nuova stagione, per noi sono sempre gli stessi. Mondiali e Coppa del mondo, ma più che un obiettivo specifico da inseguire, punto su me stessa. Non penso alle avversarie, devo concentrare le attenzioni solo su me stessa».
Quanto conta, oggi più di ieri, l’aspetto mentale?
«Fondamentale. Partendo da un presupposto: oggi sono una persona nuova, quello che è successo lo scorso anno appartiene al passato. Chiaramente rappresenta un bagaglio importante, che mi porterò dietro. Ma evitare paragoni col passato aiuta ed aiuterà, anche mentalmente».
Cosa chiedi a Sappada ed ai tuoi tantissimi tifosi sappadini?
«Sappada è casa, anche se questo sport ci porta a girare il mondo in lungo e in largo togliendo molto tempo alla vita privata. Io comunque, appena posso, torno sempre con grande piacere a casa. È il mio angolo di paradiso. Un messaggio per i tifosi? So che aspettano trepidanti il ritorno delle gare. Spero di poterli divertire ancora. Anzi, spero che insieme potremo divertirci togliendoci tante altre soddisfazioni».