Prima era uscito di casa portandosi dietro un martello, poi aveva sottratto un monopattino elettrico, fino a introdursi in un ambulatorio dell’ospedale di Pordenone, dove era stato fermato dagli agenti della Questura, subito dopo aver rubato medicinali e oggetti sanitari.
Mercoledì 20 novembre, in tribunale, la sentenza con rito abbreviato per Pietro Polles, 37 anni, difeso dall’avvocato Laura Ferretti. Il giudice monocratico Alberto Rossi lo ha condannato a otto mesi e al pagamento di una multa di 400 euro per il porto di oggetti atti a offendere, un furto e un tentato furto, perché fermato dai poliziotti prima della fuga. I fatti risalgono al 26 luglio dell’anno scorso e si svolgono a Pordenone.
All’uomo, peraltro già conosciuto alle forze dell’ordine per altre vicende giudiziarie, sono stati contestati tre episodi.
Quel giorno aveva portato fuori dalla propria abitazione, e senza alcun motivo giustificato, un martello con manico in legno di trenta centimetri, probabilmente nell’intenzione di utilizzarlo nella sua attività illecita. Lungo una via cittadina, individuato un monopattino elettrico parcheggiato ai lati della strada, dopo aver rotto il lucchetto che ne impediva la rimozione tenendolo bloccato, era riuscito ugualmente a sottrarlo e a darsi alla fuga.
Il secondo colpo, sempre nella stessa giornata, all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove, introdottosi all’interno di un ambulatorio, era riuscito a impossessarsi di lacci emostatici, aghi, tamponi nasali, un pacco di garze e una confezione di tachipirina. Materiale medico poi restituito, dopo che i poliziotti, presenti sul luogo, lo avevano intercettato e fermato.