Dopo due mesi e mezzo di stagione attiva, con alle spalle già comunque un titolo portato a casa come la Supercoppa Italiana 2024, ecco ancora protagonista sul Mercato l’Olimpia Milano di Ettore Messina che rafforza il proprio roster inserendo, dopo Nico Mannion, anche il centro Freddie Gillespie.
Per la cronaca, e per gli amanti delle statistiche non solo legate ai numeri di campo, Freddie Gillespie è l’arrivo n.ro 59 in 5 anni da quando Ettore Messina ha accettato la sfida che l’Olimpia Milano di Giorgio Armani gli ha posto dinanzi.
Un numero considerevole che dovrebbe far riflettere su come sia stata gestita ad oggi la squadra più titolata e forse amata d’Italia, cioè ad un ritmo di quasi 9 nuovi giocatori a stagione. E siamo ancora a novembre ’24 inoltrato…Arriveremo a 60 entro giugno ’25?
Nel frattempo ecco questo atleta dalla taglia fisico-atletica considerevole, già visto sempre in biancorosso indossare due gloriose casacche come quella di Bayern Monaco e Stella Rossa Belgrado ma senza mai obiettivamente destare lo stupore nè da parte di chi lo aveva preso, nè dagli addetti ai lavori.
Freddie Gillespie quindi come panacea (si spera), ai guai fisici imprevisti di Josh Nebo mentre appare a dir poco fosco il presente ed il futuro anche dell’altro centro ingaggiato dall’Olimpia Milano quest’anno, al secolo David McCormack, un onesto lavoratore del pitturato e niente più tanto da far risaltare il neofita Ousmane Diop addirittura di due spanne superiore.
Ma tornando a Freddie Gillespie, parliamo di un centro di 208 cm. classe ‘97, quindi non più di primo pelo, americamo di St. Paul, Minnesota e che proviene dalla Lega Australiana con addosso la casacca dei New Zealand Breakers.
Dopo la trafila dei college USA con numeri anche buoni, Freddie Gillespie non viene scelto nel draft NBA 2020, firmando poi con Dallas ma non superando il training camp. A questo punto approda nella famigerata G-League, ormai bacino inesauribile di giocatori americani per il mercato europeo firmando con i Memphis Hustle e mettendo a segno 10,5 punti, 10,3 rimbalzi e 2,3 stoppate per gara.
Lo chiama finalmente la NBA con Toronto ma nel 2021-22 torna ai Memphis Hustle registrando 11,4 punti, 12,2 rimbalzi e 2,75 stoppate per gara, primo assoluto in quest’ultima graduatoria, salvo un periodo trascorso agli Orlando Magic.
Nel 2022-23 Freddie Gillespie firma per il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri giocando 26 gare in quintetto e collezionando 4,3 punti e 6 rimbalzi in 18,9 minuti in campo, numeri che però non gli valgono la conferma.
Nella stagione seguente dopo 13 partite Gillespie passa infatti alla Stella Rossa Belgrado ma non convincendo molto il palato fine dei militari di Belgrado. Approda quindi ai New Zealand Breakers dove mette insieme 6,9 punti e 5.3 rimbalzi per gara.
Adesso eccolo alla corte (letteralmente), di Ettore Messina, saprà ricoprirsi un ruolo da primo attore sfruttando, suo malgrado, l’assenza di Nebo? Vedremo, la sua verticalità è certamente un fattore positivo, senza contare che l’Olimpia Milano con lui dovrebbe soffrire meno sotto le plance su i due lati del campo dove, ad oggi, il team raccatta 34,5 rimbalzi di media/gara, 8ª nella speciale classifica della Euroleague (potrà giocare solo in Europa), ma da lui ci si attende anche una maggiore qualità intimidatoria vicino al proprio ferro.
Non certo un centro che possa generare punti da solo, ad esempio da post basso o magari faccia a canestro, Freddie Gillespie però dovrebbe teoricamente risultare utile alla causa meneghina sperando pure nella buena suerte, riferendosi ai frequenti acciacchi che colpisce con frequenza il roster milanese.
Fabrizio Noto/FRED
@fabernoto
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