Niente bagni per le donne ai transgender, neanche nel Congresso americano. Sembra irremovibile la linea dei Repubblicani del neopresidente Usa Donald Trump, che ha già in agenda una proposta di legge, firmata dalla deputata Nancy Mace, per impedire alla neoeletta parlamentare Sarah McBride, prima transgender eletta al Congresso, di fare uso del bagno femminile a Capitol Hill.
Secondo il New York Times, la deputata democratica sarebbe già alle prese con l’ostracismo dei colleghi repubblicani, che avrebbero pronta una proposta di legge per vietare alle donne transgender l’uso dei bagni femminili a Capitol Hill. La deputata repubblicana Nancy Mace ha dichiarato apertamente che la risoluzione prende di mira McBride, definendola un “uomo biologico” e sostenendo che non avrebbe diritto ad accedere agli spazi riservati alle donne.
La proposta ha scatenato un acceso dibattito politico, con i Democratici che denunciano la misura come un attacco discriminatorio e una distrazione dalle vere priorità legislative. McBride ha risposto sui social media, invitando a lavorare con rispetto nonostante le differenze, mentre il leader della Camera, Mike Johnson, non ha preso una posizione chiara sul destino della proposta. I diritti ai trans furono riconosciuti durante la presidenza di Barack Obama, in generale a tutta la comunità Lgbtq+. Per la Mace “è on atto una guerra della sinistra contro le donne e il mio obiettivo è bloccarla”. Un’altra deputata della Georgia, Marjorie Taylor Greene, ha già minacciato di affrontare personalmente qualunque transgender proverà a usare i bagni delle donne all’interno del Congresso.
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