Germania b. Canada 2-0
J-L. Struff (GER) b. D. Shapolavov (CAN) 4-6 7-5 7-6(5)
La Germania è la seconda squadra a qualificarsi per le semifinali della Coppa Davis: nel corso del pomeriggio di Malaga dopo la vittoria di Daniel Altmaier ai danni di Gabriel Diallo è arrivato anche il successo, in rimonta, di Jan-Lennard Struff (34 anni, numero 43 della classifica mondiale), che ha sconfitto in tre set Denis Shapovalov (25 anni, numero 56 del ranking ATP) con il punteggio di 4-6 7-5 7-6(5) in due ore e 10 minuti di gioco.
Shapovalov, nonostante fosse reduce dalle sette vittorie consecutive di Belgrado, non è riuscito a gestire l’emotività di un match decisivo e piuttosto frenetico, regalando la partita con i soliti doppi falli, l’ultimo dei quali sul match point. Struff invece, dal canto suo, dopo aver sprecato l’opportunità di servire per chiudere l’incontro, è riuscito a mantenere la freddezza nella bagarre finale, imponendosi nel tie break del terzo parziale. La nazionale tedesca nella semifinale di venerdì (la decima in Davis nelle ultime quaranta edizioni) affronterà l’Olanda, che nella serata di martedì ha eliminato la Spagna, ponendo fine alla leggendaria carriera di Rafa Nadal.
Il rischio è il mestiere dei due protagonisti e fin dalle prime battute la partita scorre via veloce, con Struff e Shapovalov che – come da copione – chiudono gli occhi del loro tennis, cercando rapidamente la soluzione vincente: il servizio funziona ma solamente a singhiozzo (il tedesco chiuderà il set con il 53% di prime palle in campo, il canadese addirittura con un mediocre 43%), il ritmo è forsennato, la palla vola sul cemento rapido di Malaga e Denis toglie ulteriore continuità alla partita commettendo i soliti doppi falli (ben sei).
Struff fatica negli spostamenti laterali mentre l’anca sembra regalare finalmente una piccola tregua a Shapovalov, consentendogli di trovare il tempo giusto sulle palle da colpire in corsa, specialmente sul lato sinistro del campo: il tedesco scappa dal braccio di ferro, aggredendo la rete appena possibile, e il suo avversario non riesce a calibrare la forza dei passanti. La prima girandola delle palle break (tre per Struff, addirittura cinque, di cui tre consecutive, per il canadese) non premia nessuno dei due ma nel decimo game, all’improvviso, Jan-Lennard cede il servizio da 30-15: un doppio fallo, un brutto gratuito di dritto e, infine, una volèe tremebonda. Shapovalov ne approfitta, infilza finalmente l’avversario con il passante di dritto, e vince il primo set in 43 minuti con il punteggio di 6-4.
Shapovalov, sull’onda dell’entusiasmo, apre il secondo set all’arrembaggio: 3 ace (nono, decimo e undicesimo dell’incontro) e un parziale di 7 punti a 1. II tedesco respira e si salva con freddezza da 15-40, rimanendo così aggrappato al punteggio (1 pari): il match se possibile diventa ancora più frenetico, perchè i due protagonisti mettono a posto il mirino della battuta, alzando le rispettive percentuali di prime palle in campo.
Il canadese, reduce dalle sette vittorie consecutive di Belgrado, sembra indossare la maschera della fiducia giusta, ma sappiamo che Shapovalov non riesce a rinunciare alla tentazione della generosità: Denis infatti non affonda il colpo nonostante i 12 ace del set (20 in totale) e sul 5 pari, un po’ all’improvviso, subisce il primo break dell’incontro, disintegrando la racchetta. Struff – ormai spalle al muro – gioca i punti migliori della partita, scatena tutta la potenze del suo tennis e va a prendersi il set con il punteggio di 7-5: dopo appena un’ora e 20 minuti arriva il momento del terzo e decisivo parziale.
Il copione del terzo set rispetta il classico canovaccio dello psicodramma da Coppa Davis: Shapovalov, dopo una serie di game piuttosto interlocutori, regala il break (nel settimo game) commettendo due doppi falli consecutivi, ma Struff, chiamato a servire per la semifinale (5 a 4), non riesce ad approfittarne, ricambiando il favore, sempre con un doppio errore (5 pari). Senza troppo ritmo si arriva inevitabilmente al tie break: le gambe dei due giocatori si bloccano ed entrambi, travolti dalla tensione, alternano colpi vincenti ed errori clamorosi, in attesa dell’ultimo doppio fallo. Struff gioca il punto più concreto del match e illude i propri tifosi (minibreak, 5 a 4 e servizio), Shapovalov risponde con un dritto clamoroso ma poi, ovviamente, sotto 5 punti a 6, risolve il giallo della semifinale e del tie break – eccoci qui – con il tredicesimo doppio fallo dell’incontro, regalando la gioia e la vittoria ai tedeschi. Struff completa così la rimonta, festeggiando il successo dopo 2 ore e 10 minuti di gioco con il punteggio di 4-6 7-5 7-6(5).