Prima l’intimazione a consegnargli le chiavi dell’auto della madre, poi un pugno all’occhio sinistro che ha fatto cadere il figliastro dalle scale del condominio, dove è stato nuovamente colpito. Martedì 19 novembre la sentenza del tribunale di Pordenone nel procedimento penale a carico del 52enne patrigno del giovane, difeso dall’avvocato Marco Covre del foro di Pordenone. Per l’accusa, il pm Marco Faion.
L’uomo era imputato di maltrattamenti nei confronti del familiare, lesioni e danneggiamento di un’auto.
Il giudice Piera Binotto lo ha condannato per i maltrattamenti e le lesioni semplici a 1 anno e 8 mesi, senza la sospensione di pena, oltre a una provvisionale di 5mila euro. Assolto, invece, per il danneggiamento dell’auto, intestata alla moglie, ma in uso al figliastro.
Diversi gli episodi avvenuti tra giugno e novembre 2022 che hanno visto l’uomo prendere a schiaffi il ragazzo, minacciarlo, colpirlo con pugni e calci, provocandogli lesioni con prognosi di una settimana. Prima uno schiaffo sul dorso della mano dopo una battuta del ragazzo, poi un diverbio sull’auto intestata alla moglie, che ha portato il 52enne a scagliarsi contro il giovane, strappandogli la maglietta fino a provocargli lesioni sulle braccia. Episodi di violenza che, dopo l’estate, sono ricominciati a novembre con pugni e diversi calci. Il 3 novembre la denuncia dei maltrattamenti subiti. Pochi giorni più tardi, però, un nuovo episodio. Il ragazzo si era fatto accompagnare a casa per recuperare l’auto della madre, ma ha trovato il patrigno che ha cercato di trascinarlo fuori dai sedili, gridandogli di non permettersi di prenderere la sua macchina.
L’imputato è stato invece assolto rispetto al danneggiamento dell’auto intestata alla mamma, alla quale erano state squarciate tutte e quattro le gomme.