«A Trieste torno sempre con piacere. È stata la prima città in cui ho vissuto dopo aver lasciato Caserta e, pur essendoci rimasto solamente per una stagione, mi ha lasciato ricordi piacevoli. Mi è dispiaciuto molto per come è finita, purtroppo le logiche aziendali in quel momento prevalsero sull’aspetto sportivo. Ma, lo dico sempre, lo scudetto della Stefanel 1996 a Milano è stato vinto dalla squadra che, per il 90%, è nata a Trieste».
Nando Gentile, presente domenica al PalaTrieste per seguire il figlio Stefano nel match che ha visto Trapani imporsi al termine di una partita spettacolo, racconta le sue emozioni nel riabbracciare una città che ha conosciuto ormai più di trent’anni fa.
«Il mio palazzetto resta Chiarbola – racconta Gentile – ma ragazzi, questa struttura è davvero bellissima. Mi sono goduto lo spettacolo a 360 gradi. In campo due squadre che hanno mostrato un livello di pallacanestro eccellente, sugli spalti un ambiente davvero emozionante. Nulla arriva per caso, se Trieste oggi è tutto questo evidentemente si sta costruendo qualcosa di importante. In piccolo quello che, step by step, stiamo cercando di fare nella mia Caserta. Una piazza che, come quella triestina, ha ancora tanta passione per la pallacanestro».
Partita che ha lasciato gli spettatori incollati alla sedia dal primo all’ultimo secondo, agonismo e tecnica sopraffina per quaranta minuti di grande spettacolo.
«Non datelo per scontato – sottolinea Nando – questo livello di pallacanestro non è facile da raggiungere. Alla fine ha vinto la squadra con maggior talento e migliore panchina ma Trieste non ha demeritato e deve essere fiera della partita che ha giocato. Non ha mai mollato, è riuscita a mettere la testa avanti nel finale ed è stata battuta dalle prodezze di campioni che nei momenti chiave hanno saputo segnare i canestri decisivi».
Due neopromosse che hanno davanti un futuro importante.
«Ne sono convinto – continua Gentile – e a chi mi chiede se Trapani può essere già quest’anno competitiva per lo scudetto rispondo che talento dei giocatori e conduzione tecnica ci sono, l’ambizione di una società che ha le idee molto chiare anche. Per vincere poi serve fare uno step in più anche grazie a quel pizzico di esperienza che magari hanno le squadre più navigate. Trieste, ne sono certo, ha tutto per essere protagonista fino in fondo e centrare i play-off. È una squadra tosta e unita, un gruppo che sta bene insieme e che gioca una buona pallacanestro».
Sulla stagione, con Armani Milano e Virtus Bologna che stanno mostrando qualche crepa e trovando difficoltà superiori alle attese, potrebbe esserci spazio per qualche sorpresa.
«Trento sta facendo davvero grandi cose e guida la classifica con merito – conclude Gentile – di Trieste e Trapani abbiamo detto, Brescia è un’altra squadra che sta facendo bene e sarà protagonista. Le sorprese ci sono, le alternative alle big non mancano. Mi sembra un campionato più interessante delle ultime stagioni e che in vetta si è livellato. Poi credo che alla lunga la qualità del roster di Milano e Bologna farà la differenza. Una cosa è batterle nella singola partita un’altra, arrivati nelle gare che decideranno lo scudetto, riuscire a vincere una serie». —