Uomini che perseguitano le donne, spesso senza fermarsi neanche di fronte a misure penali a loro carico che vietano di avvicinarsi alle vittime.
Un fenomeno che continua a destare allarme e che vede i carabinieri intervenire con prontezza, come dimostrano i recenti episodi accaduti nella provincia di Padova.
Negli ultimi giorni, infatti, due persone sono state arrestate e una denunciata per maltrattamenti, in un’escalation di violenze che evidenzia l’urgenza di un’azione congiunta contro questo tipo di reati.
Il primo caso risale al pomeriggio di venerdì, quando i carabinieri della stazione di Codevigo hanno arrestato in flagranza di reato un 64enne del posto, già noto alle forze dell’ordine.
Secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe violato il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie. Si trattava di una misura restrittiva chiara, che imponeva una distanza minima di 200 metri dalla vittima.
Tuttavia, l’uomo avrebbe ignorato ripetutamente queste prescrizioni e, nonostante fosse già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stato sorpreso a pochi passi dall’abitazione della donna.
Davanti all’ennesima trasgressione, i carabinieri hanno proceduto immediatamente all’arresto, avvisando la Procura di Padova. Il giudice, in udienza direttissima, ha convalidato l’arresto e condannato l’uomo a sei mesi di reclusione.
Un secondo episodio si è verificato pochi giorni prima, durante la notte, a Rubano. Anche in questo caso, la segnalazione è arrivata grazie a una chiamata d’emergenza al 112.
A chiedere aiuto è stata una donna di 35 anni, originaria della Nigeria, vittima di un episodio di violenza domestica.
Secondo quanto ricostruito, dopo una lite per futili motivi, il compagno della donna – un quarantenne connazionale – l’ha aggredita, costringendola a rivolgersi alle autorità.
I carabinieri intervenuti sul posto hanno denunciato l’uomo per maltrattamenti in famiglia, mentre alla donna è stato offerto supporto e assistenza.
Infine, un terzo caso si è verificato lunedì mattina a Piazzola sul Brenta, dove i carabinieri dell’Alta padovana hanno arrestato in flagranza di reato un 29enne del posto, anch’egli noto alle forze dell’ordine.
Il giovane avrebbe violato il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento al padre e il divieto di dimora nel Comune di Piazzola sul Brenta.
L’uomo, ospite di una struttura fuori provincia, si sarebbe allontanato senza avvisare le autorità e, servendosi di un taxi, avrebbe raggiunto l’abitazione del padre.
Tuttavia, il suo tentativo è stato bloccato grazie alla sorveglianza predisposta dai carabinieri, che lo hanno intercettato e fermato prima che potesse entrare in contatto con la vittima.
Su disposizione della Procura di Padova, il giovane è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della compagnia dell’Arma in attesa dell’udienza direttissima prevista per questa mattina.
I carabinieri rinnovano l’invito a tutte le vittime di violenza di genere a chiedere aiuto il prima possibile.
In caso di emergenza, è possibile contattare il 112, il numero unico per le emergenze, o il 1522, la linea dei Centri Antiviolenza, attiva 24 ore su 24 per offrire sostegno psicologico, legale ed economico.