Vicina al traguardo, ma alla fine è Iga Swiatek a prevalere nel secondo singolare della sfida tra Italia e Polonia, confronto valido per le semifinali delle BJK Cup 2024 a Malaga (Spagna). Jasmine Paolini (n.4 del ranking) ha disputato una grande partita al cospetto della n.2 del mondo, ma alla fine si è dovuta arrendere sullo score di 3-6 6-4 6-4 in 2 ore e 38 minuti di partita.
L’azzurra ha pagato dazio soprattutto per le tante chance “break” non sfruttate, merito di una Swiatek che quando ha chiesto aiuto al servizio l’ha spesso trovato. Lo stesso non si può dire per Jasmine che proprio in questo fondamentale ha pagato rispetto alla polacca. E così si andrà al doppio decisivo per stabilire chi tra le due compagini approderà in finale.
Nel primo set è Paolini la prima ad avere delle chance, sfruttando qualche seconda della n.1 WTA poco efficaci nel quarto game. Non c’è però la sufficiente concretezza e Jasmine subisce lei il break nel gioco successivo, per un una prima in battuta troppo ballerina. Paolini ha il merito di rispondere immediatamente e con alcuni vincenti pregevoli di dritto trova il contro-break. È un momento favorevole perché Swiatek fatica tantissimo a trovare precisione dal lato destro del campo, contrariamente all’italiana straripante da quella parte. Ne consegue un altro break a zero, impreziosito da un fantastico passante di rovescio lungolinea. La toscana cancella poi nel nono game tre palle consecutive del contro-break e incamera la frazione sul 6-3.
Nel secondo set è l’azzurra nella prima parte ad avere tante opportunità per andare avanti di un break: tre nel terzo e due nel quinto gioco. La polacca però si affida al servizio ed è una macchina nelle situazioni critiche. Paolini, a sua volta, cancella una palla break in maniera pregevole nel sesto gioco. Nel rush finale la battuta non assiste a dovere la toscana, che arriva un po’ scarica su un rovescio che finisce in rete e fa calare il sipario sulla frazione (6-4).
Nel terzo set la storia si ripete. Sono ben quattro le occasioni per la n.4 del mondo di creare lo strappo nel terzo game, costruendosi il punto in maniera pregevole, ma il servizio (ace) è la panacea di tutti i mali della polacca. Scampato il pericolo, Swiatek va in fuga sul 3-1, ma l’azzurra reagisce ancora e realizza il contro-break. In una sfida di nervi, la polacca fa vedere una condizione fisica migliore e fa la differenza nel decimo game, con alcune difese straordinarie. Il 6-4 manda i titoli di coda sulla sfida.
Leggendo le statistiche, ben 16 le palle break costruite da Jasmine e solo il 19% trasformate e questo dato pesa come un macigno, al pari degli 8 ace realizzati da Swiatek, salita con il fondamentale soprattutto nel secondo parziale (6 ace).