Finale sia per Taylor Fritz, capace di battere ancora una volta Alexander Zverev, strappando così il pass per la finalissima delle Nitto ATP Finals di Torino, in attesa di scoprire se si contenderà il trofeo contro Casper Ruud o Jannik Sinner. È la quarta vittoria di fila di Fritz con Zverev dopo Wimbledon, US Open e Laver Cup. Per Taylor potrebbe essere il primo successo alle Finals, non essendo mai arrivato all’ultimo atto della competizione prima di quest’anno.
Domanda: “Congratulazioni Taylor, una grande vittoria per te. È la tua quarta partita vinta di fila contro Zverev e sei il primo americano dopo James Blake nel 2006 a raggiungere la finale alle FInals. Quale pensi sia stata la chiave oggi?”
Fritz: “Ho giocato davvero molto bene alcuni punti importanti come i break point nel terzo set in cui ho tirato fuori un grande servizio o ho giocato in modo molto aggressivo mentre in passato forse avrei giocato in modo un po’ più prudente. Ho semplicemente realizzato alcuni colpi importanti e ho avuto un grande servizio dalla mia nei momenti cruciali del match. Alla fine ho giocato un tie-break molto solido”.
Domanda: “Quanto è importante raggiungere un’altra finale dopo quella degli US Open di due mesi fa? Pensi che stai mandando un messaggio sul fatto che meriti di essere in queste grandi finali?
Fritz: “Sì, assolutamente, per quanto mi riguarda ho sempre creduto di appartenere a questo livello e di essere uno dei migliori giocatori. Non è basato sui risultati, ma più su come mi sento quando gioco. Per esempio a Shanghai sentivo di giocare bene e infatti sono arrivato in semifinale. Situazioni come questa ti danno sicuramente molta fiducia e conferma sul fatto che stai facendo le cose giuste. Questa settimana è stata incredibile, ho battuto tre grandissimi giocatori e sto giocando un gran tennis. Sento di aver fatto grandi miglioramenti nel mio gioco proprio in queste ultime settimane”.
Domanda: “Quest’anno hai spesso avuto la meglio contro Zverev…
Fritz: “Sono state partite combattute, a parte la Laver Cup, tutti gli incontri che abbiamo giocato avrebbero potuto avere risultati diversi se solo un paio di punti fossero andati in modo diverso, ad essere onesti. Nei momenti chiave degli US Open e della partita di oggi ho sentito che nei frangenti cruciali sono riuscito a prevalere”.
D: Hai detto di essere riuscito a rimanere concentrato e a giocare bene i punti importanti. Hai pensato a cose diverse durante i punti che ti hanno portato, ad esempio, a 0-40? Cosa hai fatto in quei momenti?
Fritz: “Il game sullo 0-40 è stato sfortunato, nel primo punto ho giocato bene, ho sbagliato un rovescio che probabilmente sarebbe stato un colpo vincente per questioni di centimetri. Sullo 0-30 ho fatto un buon servizio e ho sbagliato un dritto sempre per un centimetro. È stato un game un po’ disordinato da parte mia, ma sono comunque rimasto aggressivo. Ho semplicemente commesso due errori sfortunati su colpi che avevo eseguito bene. Ho giocato game molto peggiori di questo.
Sullo 0-40 tutto ciò a cui penso è che devo assolutamente recuperare uno o due di questi punti, magari con un punto diretto sul servizio. Stavo servendo bene quindi avevo la fiducia di poterlo fare. Dopo aver recuperato, ho pensato di provare a fare un altro buon servizio, ma anche se non ci fossi riuscito sarei rimasto aggressivo. Non voglio entrare in una dinamica di punti giocati in modo troppo prudente o contratto, perché lui si aspetta che io giochi i punti importanti in modo più sicuro. Posso sorprenderlo un po’ attaccando di più all’inizio del punto, cogliendolo di sorpresa con un’aggressività maggiore rispetto a quanto potrebbe aspettarsi”
D: Quali sono i cambiamenti che hai apportato nelle ultime settimane a livello di allenamento? Pensi di star giocando al livello di tennis più alto della tua carriera?
Fritz “Non voglio svelare le cose su cui sto lavorando perché penso che darebbe agli altri un’idea più chiara di ciò che forse mi metteva a disagio e che nessuno avrebbe notato (ride, ndr). In breve sto colpendo molto meglio rispetto a prima, questo è stato un grande cambiamento, è qualcosa su cui ho iniziato a lavorare di recente. Ho notato che mi dava fastidio soprattutto in certi confronti con i giocatori migliori. Sul mio livello, settimana dopo settimana, sto dimostrando di giocare davvero bene. Sono senza dubbio e decisamente al massimo del mio livello”.
D: Domani sarà una delle partite più importanti della tua carriera dopo le finale di Indian Wells e US Open. Guardando al passato, cosa hai imparato in termini di gestione delle emozioni e anche dal punto di vista tennistico?“
Fritz: “Penso che le condizioni qui siano molto diverse rispetto agli US Open, quella volta con Sinner ho cercato solo di rimanere in partita con il servizio, vincere punti colpendo grandi colpi o approfittando dei suoi errori. Nel match che abbiamo giocato qui non mi sono sentito così, ma molto a mio agio. Ho avuto le mie occasioni in quel match, lui ha avuto lo stesso numero di occasioni e le ha sfruttate. Ha giocato i punti importanti meglio di me nella partita della fase a gironi. Non mi è sembrato per nulla a senso unico come agli US Open. La partita mi è parsa più equilibrata di quanto non suggeriscano due parziali 6-4. Come ho detto lui ha giocato meglio i punti importanti. È il miglior giocatore del mondo. Sta giocando con molta fiducia e questo è quello che ci si deve aspettare da lui ovvero che giochi molto bene i punti cruciali. Ho fatto molti miglioramenti nel mio gioco”
D: Se dovessi giocare contro Sinner, nella storia delle ATP Finals è successo otto volte che un giocatore sconfitto nel round-robin vincesse poi in finale. Pensi che ciò possa accadere o che sia difficile per due top player vincere due volte di fila?
Fritz: “Potrebbe essere in parte una questione di strategia. Ovviamente chi vince entra nel match successivo giocando esattamente nello stesso modo in cui ha vinto, non vincerai per poi cambiare strategia. È chiaro che il giocatore sconfitto lo saprà e avrà una maggiore consapevolezza di cosa aspettarsi. Potrebbe anche esserci un fattore psicologico: uno dei due si sente l’outsider, mentre l’altro si percepisce come il grande favorito. A volte, in questa dinamica, il favorito potrebbe giocare con un po’ più di tensione mentre chi sente di non avere nulla da perdere giocherà in modo più sciolto. Inoltre, una grande parte di questo potrebbe essere semplicemente coincidenza e fortuna”
Domanda: “Sembrava che oggi avessi molto sostegno dal pubblico, in particolare dai fan di Jannik Sinner. Cosa ne pensi?“
Fritz: “È stato bello, mi è sembrato che per tutta la settimana abbia ricevuto molto affetto ed è fantastico vedere una cosa del genere considerando che sono un americano che gioca in Italia. È stato straordinario sentire l’affetto dei tifosi italiani. Se giocherò contro Jannik sarà diverso (sorride, ndr), ma anche quando ho giocato contro di lui la prima volta ho trovato che il pubblico fosse molto rispettoso nei miei confronti”.