Il dolore era (e resta) senza fine. D’un colpo aveva perso la compagna Valentina Urli, per tutti Tyna, 33 anni, e la piccola Amelie che la donna portava in grembo, frutto del loro amore.
E al volante della macchina, che è slittata fuori dalla traiettoria della rotatoria per la forte velocità finendo la corsa contro un guardrail, c’era lui, Giulio Stoppa 27 anni, residente a Fossalta di Trebaseleghe e dipendente di un’impresa edile a Borgoricco.
Da quel giorno di Pasqua, il 31 marzo scorso, sono stati mesi drammatici: la vita ha improvvisamente preso un’altra piega e la gioia di una doppia attesa (la nascita della bimba e il matrimonio fissato per l’11 maggio) ha lasciato spazio solo a tormento e lacrime.
Non sono stati mesi facili per Giulio Stoppa, tanto da dover rivolgersi anche all’aiuto di medici per cercare di superare il trauma dell’incidente che gli ha stravolto la vita.
Una vita distrutta la sua, come quella della donna che gli stava accanto e lo stava facendo diventare papà. La giustizia, però non può che fare il suo corso. E l’inchiesta è ormai chiusa con la contestazione a carico dell’uomo di omicidio stradale aggravato dal mancato rispetto del limite di velocità e di procurato aborto, reati che potrebbero portare a una sanzione pesante in caso di condanna.
A firmare il provvedimento di conclusione dell’indagine è stato il pubblico ministero padovano Claudia Brunino. A questo punto la parola passa alla difesa che avrà a disposizione una ventina di giorni per presentare memorie o sollecitare qualche ulteriore accertamento. Poi, se non cambierà il convincimento della pubblica accusa, è chiaro che il pm chiederà il rinvio a giudizio con fissazione dell’udienza preliminare davanti al gup, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta.
Al momento nessun legale si è fatto avanti come parte civile, ruolo che potrebbe essere assunto dalla famiglia della vittima (originaria di Noglareda di Tarcento in provincia di Udine), salvo la scelta di non fare nulla.
Quel giorno di Pasqua “Tyna”, che lavorava nella discoteca Melody di Castelfranco Veneto nel Trevigiano, e il compagno Giulio, stanno andando a pranzo dai genitori di lui ad Adria.
A Padova, in zona industriale, la sbandata: il 27enne preme troppo sull’acceleratore, la Bmw che sta guidando si ribalta all’uscita da una rotatoria in corso Stati Uniti schiantandosi sul guardrail e rimbalzando contro un platano.
Aveva raccontato Giulio: «Mi sono trovato fuori dalla mia Bmw, con una grave ferita alla testa, però sono riuscito ad aprire la portiera di Valentina. Lei mi ha guardato e mi ha salutato un’ultima volta. Ho provato a fare qualsiasi cosa, poi sono caduto per terra». Due giorni più tardi s’è fermato il cuore della piccola; quattro giorni dopo l’incidente è mancata Valentina per la quale non c’era già più alcuna speranza di ripresa.