VOGHERA. Ha compiuto 100 anni il 7 gennaio 2024 la paziente più anziana mai operata di frattura al femore all’interno dell’ospedale di Voghera.
Il record è stato registrato nei giorni scorsi, e dopo una breve degenza in via Volturno la signora F.G. è stata ricoverata per la riabilitazione al Don Gnocchi di Salice Terme, dove sta affrontando il percorso di fisioterapia necessario per tornare a camminare. Il risultato è stato raggiunto con il lavoro combinato dello staff medico e infermieristico dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia e del gruppo operatorio dell'ospedale vogherese, che ogni anno effettua 250 interventi sul collo femorale, quasi uno al giorno.
«La paziente in oggetto – spiega la dottoressa Eugenia Isotta, primario del reparto di ortopedia di Voghera ma anche di Broni e Stradella – ha superato brillantemente l’intervento con cui le è stata applicata una endoprotesi all’anca. L’operazione è durata 40 minuti in anestesia spinale, ed è stata effettuata in tempi molto rapidi, e cioè nel giro di poco più di 24 ore. L’abbiamo tenuta brevemente in osservazione e ora si sta rimettendo in una struttura riabilitativa. Nonostante sia vicina ai 101 anni non c’è motivo per cui non dovrebbe tornare a camminare».
Questo tipo di interventi è routine per l’equipe vogherese (formata, nel caso specifico, anche dall’ortopedico Strani, dall’anestesista Raimondi e dalla caposala Cacciatore), che ha finito per specializzarsi proprio in virtù dell’età avanzata della popolazione della zona: «L’ospedale di Voghera – spiega Isotta – raccoglie i pazienti che provengono da tutto il circondario della città e dalla Valle Staffora, un territorio molto ampio in cui l’età media è assai alta. Ed essendo la classica rottura del femore (termine con cui si indicano genericamente le fratture della parte alta dell’osso, ma che possono necessitare tipi diversi di intervento) un problema che colpisce soprattutto le persone anziane, è diventato uno degli interventi che eseguiamo con maggiore frequenza. Questo ci ha resi particolarmente rapidi e precisi, tanto da poter operare (purché siano in buone condizioni di salute) persone di qualunque età: ovviamente – aggiunge la dottoressa – più si va avanti con l’età e più i rischi aumentano, ed è per questo che si sottopone a operazione solo il paziente la cui qualità della vita migliorerebbe in caso di intervento riuscito. Ecco quindi perché abbiamo operato una signora di 100 anni: prima della frattura stava fisicamente bene, camminava, e se il decorso post operatorio procederà nel migliore dei modi potrà tornare a farlo mantenendo la sua precedente qualità di vita».
L’età media di chi viene operato al femore a Voghera si aggira intorno agli ottant’anni, e la mortalità relativa all’intervento (quindi registrata nelle ore successive) è bassissima, circa dell’1-2%. «Non abbiamo mai fatto uno studio appurato dei dati – aggiunge Isotta – ma essendo qui da qualche anno posso fare una stima. Quasi tutti tornano alla loro vita precedente senza problemi».
Serena Simula