La Gesteco Cividale continua la sua corsa, nel segno di Lucio Redivo. Nel settimo successo consecutivo dei gialloblù brilla la stella dell’argentino, anche se in maniera un po’ anomala. La guardia da Bahia Blanca ha costeggiato la partita nei primi tre periodi, segnando appena 8 punti con un inusuale 2/9 dalla lunga distanza. Frutto della difesa molto fisica messa a punto da coach Humberto Manzo, ma anche di un paio di decisioni affrettate, valse una tirata d’orecchi di coach Pillastrini in conferenza stampa.
Leggera perché poi negli ultimi 10’ minuti il Sindaco si è fatto ampiamente perdonare. Venti punti, con 4/7 al tiro dall’arco, il 100% da due punti e il 100% ai liberi. Gli ultimi 14 punti gialloblù sono tutti suoi.
Inizia attaccando l’area e ubriacando il malcapitato Bonacini con la virata, per poi alzare il sottomano proteggendosi dal ritorno di Grimes e appoggiare al vetro il 71-73. Un canestro stupendo, fatto sembrare un gioco da ragazzi per pulizia di movimenti e controllo del corpo. Ma non è finita qui. Subito dopo un altro canestro dall’arco, poi una gita in lunetta (saranno 5 i falli subiti a fine gare) e la bomba per spegnere sul nascere l’ultimo focolaio di rimonta dei biancorossi.
Il sigillo arriva in difesa: forza la palla persa di Bradford, si lancia in transizione e appoggia l’assist di capitan Rota al vetro. È 73-80: game, set, match.
Redivo non è diventato “El Sindaco” per caso, anzi. Un po’ provocatoriamente si potrebbe dire che i meriti sportivi sono l’ultimo fattore che gli è valso la “nomina”. L’argentino è amato a Cividale prima di tutto per la persona che ha dimostrato di essere. È rimasto quando le sirene di mezza Italia suonavano per lui e ha sempre ricambiato l’affetto ricevuto.
Capita spesso di vederlo a piedi per la città ed è sempre disponibile coi tifosi. Chi lo segue da tempo sa poi che i movimenti, i tiri e le percentuali della partita sono costruiti in palestra, lavorando ogni giorno per rendere possibile le magie che infiammano la sua gente. Insomma, il programma elettorale è stato quello giusto e la gente non può che essere entusiasta che il mandato sia stato esteso almeno fino al 2026.