Per tanti italiani la sua voce, rotta dall’emozione dopo l’ultimo punto, sarà legata per sempre al primo, storico oro olimpico della pallavolo femminile. Giulia Pisani, una carriera da centrale in A1, chiusa a 27 anni dopo un infortunio, è da sei stagioni la commentatrice tecnica di Raisport accanto al telecronista Marco Fantasia e domenica 17 novembre, alle 18, sarà a Latisana per seguire la diretta dello scontro di A1 fra Cda Volley Talmassons e Numia Vero Volley Milano.
Giulia, che effetto fa sapere che la sua voce resterà nella storia di questo sport?
«A dire il vero non ci penso troppo. È stata una vittoria leggendaria ma forse, con il senno di poi, l’avrei fatta piangendo un po’ meno».
Si era preparata qualcosa da dire in caso di vittoria?
«No, uno degli aspetti che ha fatto emozionare le persone a casa è stata proprio la spontaneità. Non ero pronta a commentare una vittoria ma soprattutto una vittoria arrivata in maniera quasi semplice. Se un giorno avrò dei figli sarò contenta di fargliela ascoltare».
Com’è passata dal campo al microfono?
«È accaduto in maniera repentina. Avevo appena smesso di giocare, la Rai cercava una voce femminile e io mi sono trovata al posto giusto al momento giusto. Mi hanno proposto dieci telecronache e ormai sono qui da sei anni. Mi hanno detto che commentare la pallavolo in tv mi viene naturale ma negli anni, anche grazie a Marco Fantasia, grande professionista e amico, credo di essere migliorata molto».
La pallavolo sta crescendo anche in tv?
«Sì, in Rai siamo passati quest’anno da una a due dirette settimanali di A1 femminile e spero che la visibilità di questo sport cresca ancora».
C’è un motivo che la lega al Friuli Venezia Giulia, ce lo racconta?
«Da sette anni organizzo a Lignano Sabbiadoro il “Piso Summer Camp”, un camp di alta specializzazione rivolto alle ragazzine tra i 10 e i 16 anni provenienti da tutta Italia. Da questa estate saremo anche a Sappada. Fra qualche settimana usciranno le prime informazioni per l’edizione 2025».
Guardando alla serie A1, che bilancio possiamo fare dopo sette giornate?
«Sta andando un po’ come me l’aspettavo con un gruppo di formazioni a lottare per la salvezza, una fascia di media classifica e tre-quattro top team. Al momento penso che Conegliano abbia ancora qualcosa in più».
Come valuta la Cda?
«Non ho ancora avuto l’occasione di vederla all’opera ma mi pare si stia comportando bene. Conosco Kraiduba, Shcherban, Strantzali e Botezat ma sono molto curiosa di vedere all’opera la regista Eze che è sicuramente una giocatrice di prospettiva».
Paola Egonu giocherà?
«Credo che se i carichi di lavoro che ha svolto per recuperare dall’intervento lo permetteranno potrà partire titolare».