La Regione del Veneto, su proposta dell'assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, ha approvato la proposta di declaratoria per eventi climatici avversi, assimilabili a calamità naturali, per il perdurare di mucillagini e alte temperature delle acque in riferimento ai mesi di luglio, agosto e settembre 2024 che hanno portato ad eccezionali fenomeni di moria di molluschi bivalvi.
«Con questo atto - ha detto Corazzari - chiediamo al Masaf di procedere alla dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionale avversità a causa della prolungata presenza delle mucillagini e di elevate temperature che dalla fine del mese di giugno scorso hanno portato ad eccezionali fenomeni di moria di mulluschi bivalvi. In questo modo le imprese coinvolte potranno accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale. Le imprese della pesca e dell'acquacoltura sono in ginocchio, le mucillagini e le eccezionali temperature dell'estate trascorsa hanno prodotto importanti fenomeni di anossia che hanno provocato per i mitili una perdita di prodotto superiore al 60% sia in mare che nelle lagune di Venezia e di Chioggia, con ripercussioni anche nei prossimi mesi a causa della mancanza di seme naturale, e morie del 90-100% dei molluschi bivalvi sui fondali marini delle coste venete».
Contestualmente è stata approvata la Relazione tecnica a sostegno della richiesta e la delimitazione delle aree coinvolte. «Dopo la crisi dovuta al Covid e a quella seguita alla guerra in Ucraina, dopo il flagello del granchio blu, le imprese della pesca e dell'acquacoltura in estate è arrivato l'ennesimo duro colpo alle nostre imprese - ha aggiunto -. La Regione del Veneto, in qualità di coordinatore del distretto della Pesca del Nord Adriatico, ha subito convocato i tavoli tecnici per affrontare la questione al fianco dei pescatori: il risultato è stato un documento condiviso inviato al Ministero dell'Agricoltura al quale è stato chiesto di dichiarare lo stato di eccezionale avversità per permettere alle imprese di accedere al Fondo di Solidarietà».