Una nuova denuncia è stata presentata dall'associazione Altvelox di Belluno per l'utilizzo di apparecchi autovelox "irregolari" nei confronti di un'amministrazione comunale.
Stavolta nel mirino dell'organizzazione è finito il sindaco di San Donà di Piave Alberto Teso, assieme al comandante della polizia locale, al prefetto attuale e a quello precedente di Venezia.
L'accusa, come in altri casi, è di aver usato apparati muniti della sola "Determina Dirigenziale" rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che comunque non consentirebbe l'acquisizione della prova legale.
Alle accuse di rifiuto o omissione di atti d'ufficio, si aggiunge quella di diffamazione nei confronti di Teso, che di fronte a una precedente diffida avrebbe risposto «con offese gratuite e molto pesanti» sulla stampa locale contro Alvelox.
Il prefetto Darco Pellos è invece stato denunciato per non aver «convocato con cadenza almeno semestrale l'Osservatorio Provinciale per il monitoraggio della incidentalità e sicurezza delle strade».