Sguardi attenti ed emozionati, cerchi colorati, nastri che creano geometrie in pedana e tanta voglia di mettersi in gioco, così le cinquantadue atlete e le allenatrici della Polisportiva Mogliano, guidata dal presidente Romeo Girardi, hanno accolto Alessia Maurelli, campionessa olimpica e capitana delle farfalle, che ieri pomeriggio alle 15 ha tenuto un allenamento di ginnastica ritmica a porte chiuse nella palestra G. Berto di via Barbiero.
Ad organizzare l'evento le insegnanti dell'associazione sportiva Lucia Favilli e Virginia Di Paco, rispettivamente mamma e figlia, che hanno deciso di regalare alle loro bambine e alle allenatrici un pomeriggio unico.
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Alessia Maurelli, è qui a Mogliano per un evento molto importante.
«È una giornata molto speciale, quando mi è arrivata questa richiesta l'ho colta veramente subito perché amo queste realtà. Stare a contatto con le bambine e con le società come questa, che sembrano piccole, ma in realtà fanno dei numeri davvero molto, ma molto grandi, mi rende entusiasta. Sono contenta di vederne una così fiorente, così appassionata e di essere qui».
Il suo palmares parla da solo, ma queste ultime Olimpiadi sono state l'incoronazione di una grandissima carriera.
«Sì, è vero ogni tanto quando rileggo tutto quello che ho vinto e che ho fatto, non mi sembra neanche reale. Io sono una semplicissima ragazza come queste bambine e sono cresciuta in una società come questa e quindi arrivare qui e vedere quella che è stata la base per costruire i sogni che sono riuscita a realizzare è sicuramente la cosa più emozionante. Io penso che questo sia uno sport che ti forma sia fisicamente sia mentalmente ed è bello constatare come anche allenatrici così giovani siano così dedite, perché la ritmica coinvolge grandi e piccole, racchiudendoci in un unico circolo di passione».
Cosa consiglierebbe a una bambina che sogna una carriera agonistica in ginnastica ritmica?
«Il consiglio che do sempre alle bimbe è quello di fare sport per stare bene, per stare insieme alle compagne e per divertirsi. A prescindere che un’atleta faccia una carriera come la mia o meno, penso che quello che ti rimane siano l'esperienza e le persone, quindi questa è la ricchezza più grande che ti può lasciare lo sport e la ritmica. E io credo che queste bambine quando finiranno questo allenamento ricorderanno qualcosa di veramente bello perché è una giornata passata insieme con le loro compagne e con me, che ormai in qualche modo sono diventata una di loro, è la dimostrazione di quella bellezza che solo lo sport sa regalare».
Oggi dopo l’Olimpiade, quali sono i suoi obiettivi?
«Attualmente ho rallentato un po' con la ginnastica perché avevo bisogno fisicamente e mentalmente di riprendermi e a gennaio vedremo che cosa mi dirà il mio fisico. In questo momento mi sto concentrando molto su quello che sarà il mio futuro, sono prossima alla laurea e al matrimonio. Quindi ho diversi impegni che occupano i miei pensieri, ma la ginnastica è comunque sempre e, come si vede anche in questo momento, parte della mia vita».
Nel futuro di Alessia Maurelli c'è un percorso da allenatrice?
«Allora in questo momento vedermi insegnante è un po' più difficile. Mi piace tanto stare a contatto con le bambine e insegnare, però non lo so se e quando smetterò avrò la pazienza e la voglia di rimettermi subito in gioco come allenatrice. Vivere questo sport da insegnante è molto diverso, quindi è un mestiere che devo imparare, dovrò fare, nel caso in cui decida di intraprendere questo percorso, un po' di gavetta. La ginnastica è un capitolo grosso della mia vita, vedremo in futuro se continuerà a farne parte, ma in un'altra veste».