«È una tragedia enorme quella che è successa, Rossella era una persona speciale, sempre sorridente, che ti metteva gioia e che stava bene con tutti». Roberto Gorza il suo compagno da 4 anni, non riesce a trattenere le lacrime, ancora incredulo della tragedia che si è consumata domenica 20 ottobre pomeriggio al laghetto Oasinostress di via Deserto a Este dov'erano andati assieme per trascorrere qualche ora spensierata.
Dove la 59enne è morta, annegando nel laghetto di pesca sportiva.
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«Vista la bella giornata di sole avevamo deciso di portare il nostro cagnolino Benny a fare due passi in una zona tranquilla», racconta Roberto, «Ad un certo punto io mi sono fermato a parlare con altri pescatori e lei ne ha approfittato per fare un giretto attorno al lago con il cagnolino al quale era molto affezionata. È passato del tempo e ad un certo punto ho visto tornare verso di me Benny, tutto bagnato, allora mi sono insospettito e sono andato a cercare Rossella e l'ho trovata a testa in giù sul lago, in un angolo parzialmente nascosto dalla vegetazione. Mi sono disperato, l'ho immediatamente portata a riva ma non c'è stato nulla da fare, anche i sanitari del 118 hanno provato a rianimarla. Purtroppo in quella zona non c'era nessuno che stava pescando e quindi non è stata soccorsa. Potrebbe essere scivolata, magari per recuperare il cagnolino finito in acqua che comunque sa nuotare. Ipotizzo possa aver avuto un malore visto che non ha urlato, non ha chiesto aiuto, altrimenti l'avremmo sentita, io con altre persone ero a meno di 200 metri dal posto dove lei era esamine. Poi poco distante c'era una persona che stava pescando e a pochi metri, altri ragazzi. Ma, come detto, era in un'ansa poco visibile a causa della vegetazione alta».
Il laghetto di via Deserto non è particolarmente profondo, ma le forti precipitazioni di questi giorni hanno alzato sensibilmente il livello dell'acqua. La vegetazione, in alcuni punti era bagnata e insidiosa dalle recenti piogge. La donna potrebbe aver liberato il cane dal guinzaglio e magari essere andata in un punto troppo vicino alla riva per recuperarlo.
«Ma non essendoci nessun testimone, solo lei sa come sono andate veramente le cose», conclude tra le lacrime Roberto.
Rossella Zanin si occupava delle faccende domestiche in alcune abitazioni di conoscenti e anche alla Pro loco, era una persona solare e gentile, difficile non entrare subito in amicizia con lei. Abitava con il fratello Claudio in via Pilastro 12 a Este, una palazzina a lato della strada, poco prima della chiesa.
Lascia anche una sorella, Sabrina, mentre i genitori erano mancati molti anni fa. Da alcuni anni era appassionata di funghi e spesso con il compagno faceva delle escursioni.
La 59enne era socia della Pro loco di Este da parecchi anni, partecipava alle assemblee. Viene ricordata come una persona seria e impegnata, con valori profondi, orgogliosa di aiutare ad organizzare eventi a favore della comunità. Venerdì 18 ottobre era stata in sede dove, tra l’altro, si era occupata della pulizie.
I vicini di casa di via Pilastro sono increduli di quanto successo. «Una vicina esemplare, educata e sempre disponibile ad aiutare tutti e a risolvere i piccoli problemi di vicinato. Domenica l’avevamo vista uscire. Poi alla sera sono arrivati qui i carabinieri e cercavano il fratello, abbiamo intuito che fosse successo qualcosa di tragico».
Nel frattempo si attende la fissazione dell’autopsia da parte della procura di Rovigo, per accertare i motivi del decesso. Gli accertamenti sul posto sono stati eseguiti dai carabinieri di Este. Solo al termine di tutto sarà dato il via libera al funerale.