Lo speciale sulla trasferta cinese di Sinner nel 2024, a opera di Andrea Mastronuzzi e Ubaldo Scanagatta, è disponibile a questo link sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.
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“Ricorda il mio gioco in tutto”. Così Novak Djokovic ha omaggiato Jannik Sinner dopo la loro finale al Masters 1000 Shanghai, vinta dall’azzurro in due set. Con questa partita e con questa investitura da parte del giocatore più vincente di sempre, si è chiusa la trasferta in Cina di Sinner. Due tornei, una finale persa (a Pechino) e una vinta: questo è il bilancio, straordinariamente in linea con il resto della stagione di Jannik. Poteva essere una fase breve e interlocutoria dell’annata e invece queste due tappe sono servite all’altoatesino per confermare e rinforzare la sua egemonia sul circuito. Tanto che, quando davanti a noi resta ancora un mese di tennis in questo 2024, è già certo che Sinner sarà il numero uno fino alla fine della stagione.
Se il torneo di Pechino ha dimostrato che la rivalità con Alcaraz è (e sarà) quanto di più spettacolare possa offrire il tennis mondiale, la tappa di Shanghai ha ricordato che in termini di continuità di rendimento il confronto tra Jannik e lo spagnolo non può reggere, almeno in questa fase. L’azzurro prosegue dritto sulla sua strada senza mai uscire dai binari e, in questo percorso, ha raccolto il settimo titolo della stagione su 14 eventi disputati (in cui ha comunque sempre raggiunto almeno i quarti). Il calcolo è semplice: ogni due tornei Sinner ne vince uno, e nell’altro ottiene comunque un risultato degno di nota. Roba da numeri 1 quale Jannik è: non solo formalmente ma anche e soprattutto sostanzialmente.
Lo speciale sulla trasferta cinese di Sinner nel 2024, a opera di Andrea Mastronuzzi e Ubaldo Scanagatta, è disponibile a questo link sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.