Ristorante Traiano
Foro Traiano, 1/B – 00187 Roma
Telefono: 06/25399844
Sito Internet: www.traianorestaurant.com
Tipologia: tradizionale con spunti creativi
Prezzi: antipasti 16/35€, primi 14/32€, secondi 35/50€, dolci 9/15€
Chiusura: Lunedì. A pranzo tranne Sabato
OFFERTA
Se dessimo un premio per l’affaccio più suggestivo andrebbe di diritto a questo nuovo ristorante (aperto nel 2023) nato dove fino ad alcuni anni fa c’era la Taberna Ulpia. Ci troviamo nel Foro di Traiano, in un contesto unico valorizzato dalla sapiente ristrutturazione fatta dai nuovi proprietari (gli stessi del 1978 di Via Zara, al momento chiuso) che hanno il proposito di portare qui una cucina di ricerca basata su ottime materie prime. Se per l’aspetto architettonico possiamo affermare con certezza che ci sono riusciti, la parte culinaria necessita ancora di rodaggio, stante comunque un livello qualitativo già buono. La carta prevede la classica suddivisione con un buon equilibrio fra mare e terra a cui si aggiungono due percorsi degustazione da 65 e 80 euro, il primo di carne, il secondo di pesce. L’accoglienza, seppure gentile, non è stata delle più incoraggianti: il cestino del pane prodotto in casa (grissini, focaccia e pane) lo abbiamo trovato di livello appena sufficiente, così come scialbo è risultato l’appetizer, sebbene ben presentato, una millefoglie di patate. Meglio è andata con l’insalata tiepida di gamberi, delicata e ben condita e con la tartare di salmone proposta con yogurt greco perfetto per pulire il palato, mentre imperdonabile l’errore di obnubilare l’ottimo scampo e l’altrettanto fresco gambero rosso (superata la prova della testa) in un ceviche in cui il sentore di aglio a crudo era davvero fastidioso. Buono il riso carnaroli su crema di rapa rossa con gamberi marinati e zeste di lime, con il cereale ben cotto, ma con una mantecatura non ottimale per via dell’eccessiva presenza della bisque a nascondere gli ottimi gamberi. Davvero generosa la presenza di astice nella catalana scelta come secondo, con la cipolla rossa lavorata a dovere quindi non invadente ma con i pomodorini insapori, seguita da un’ottima zuppetta di fragole con crumble al basilico e gelato al fiordilatte. Originale il congedo affidato al Circo, tre allegri contenitori di latta impilati contenenti biscotti, croccante di arachidi e confetti colorati, che abbiamo accompagnato con un espresso realizzato con una miscela di produzione propria e che per questo ci saremmo aspettati avesse maggior complessità. Da segnalare, infine, la presenza dei classici primi della tradizione romana e di un’offerta carnivora basata su ottima materia prima frollata nel frigo-vetrina che campeggia nella sala, che ci riserviamo di provare in una successiva visita.
AMBIENTE
La parte principale del ristorante si sviluppa al piano rialzato con la prima sala occupata dal bancone del bar e con la successiva in cui trovano ospitalità tavoli ben dimensionati. Il moderno parquet chiaro e i mobili neri fanno da contrasto ai soffitti a volte in mattoncini con le finestre che facciano sul Foro Traiano. Una sala più riservata, con vista sulla bella cantina, è collocata al pianterreno da cui si accede ai tavoli esterni posizionati a due metri dalle rovine romane. Ma gli spazi non finiscono qui: vi consigliamo di chiedere di poter visitare la champagneria posta al piano interrato in una sala che condivide la pavimentazione con quella del Foro e il caveau in cui sono custodite le bottiglie più preziose.
SERVIZIO
Molto cortese e disponibile, risulta però un po’ impostato e autocompiaciuto.
Recensione tratta da Roma de La Pecora Nera – ed. 2024 – www.lapecoranera.net
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