VIDRACCO. Dopo vent’anni rischia di chiuder la Caritas Valchiusella. Alla riduzione del 38% dei fondi europei destinati al Banco alimentare, s’è aggiunto un calo delle donazioni dei privati cittadini, mentre il numero di famiglie con pesanti difficoltà economiche è in costante crescita. Le conseguenze: nel giro di due anni gli alimenti sono passati da sei a tre chilogrammi al mese per ciascun destinatario. E così la Caritas valchiusellese è costretta ad acquistare con risorse proprie le derrate mancanti, con una spesa mensile di 500 euro. Le risorse finanziare a disposizione dell’associazione sono tuttavia destinate a esaurirsi, come spiega don Ernesto Vavassori, direttore di Caritas Valchiusella: «Finora per far fronte ad altre spese per l’acquisto di alimenti abbiamo potuto contare su un cospicuo lascito da parte di un benefattore locale particolarmente sensibile nei confronti del disagio economico che colpisce sempre più persone. A ciò, continua il sacerdote, si sono aggiunti il sostegno economico da parte di due amministrazioni comunali valchiusellesi e la generosità di un commerciante alicese di frutta e verdura, con le sue puntuali donazioni».
Ogni fine mese, è don Matteo Somà a recarsi con un furgone a Moncalieri, sede del Banco alimentare, per il ritiro dei pacchi destinati ai bisognosi. Sono poi le stesse persone destinatarie a ritirarli a Vidracco, nel magazzino della Caritas. In casi particolari sono invece le organizzazioni sindacali a consegnare il pacco ai beneficiari, complessivamente una sessantina, distribuiti in 43 nuclei familiari. E sono rigorosi i controlli da parte del Banco alimentare sul diritto dei richiedenti. Per offerte, questo l’Iban della Caritas Valchiusella: IT51U0200830300000106441940. Intanto, una colletta alimentare è stata organizzata in valle per sabato 16 novembre.