Aryna Sabalenka si conferma la boss finale del WTA 1000 di Wuhan. La bielorussa si appropria dell’ultimo atto del torneo cinese battendo in rimonta Coco Gauff con il punteggio di 1-6 6-4 6-4 in oltre due ore e mezza. Tanti rimpianti per la statunitense, che aveva di fronte una versione della sua avversaria ben al di sotto dei suoi standard come dimostrato nel primo set. Ma poi si è lasciata soffocare dalla spirale delle incertezze, rappresentate dagli innumerevoli errori al servizio.
Dominio incontrastato della statunitense nel primo set, quasi imbarazzante. Solida in attacco e in difesa, ma soprattutto con un dritto oggi cinque stelle extralusso, con cui compie pochissimi errori. Mentre Sabalenka gioca la copia carbone del primo set dei quarti di finale, con errori su errori e un servizio pasticciato: due turni di battuta e due break per Gauff, che vince la frazione in maniera sorprendentemente comoda.
L’equilibrio permane nel secondo set, ma per i motivi più sbagliati. Sabalenka ha fatto un salto indietro a due anni fa, quando il suo colpo di apertura appariva più tremebondo che mai e mandando in pasto alla statunitense delle palle invitantissime per il suo rovescio. Dall’altra parte però inizia a venire qualche dubbio anche a Gauff, soprattutto quando, dopo aver conquistato il primo break in un gioco durissimo, vede la sua avversaria giocare alla disperata e tirare tutto, tornando subito in equilibrio.
E le cose potrebbero addirittura peggiorare quando, dopo aver nuovamente strappato il servizio alla bielorussa, la vincitrice dell’US Open 2023 va in meltdown con il servizio e con due doppi falli in fila riesce a rimettere nuovamente in partita la sua avversaria. Non basta nemmeno il quinto break conquistato in sei giochi in risposta, perché i dubbi si attanagliano nella testa della numero 4 al mondo, doppio fallo dopo doppio fallo con il pubblico cinese che non fa molto per aiutarla, sottolineando ogni errore con degli ululati di stupore: Sabalenka, quasi senza sapere come, rimette in piedi la partita.
E ormai la partita sembra andare verso la bielorussa, che torna a marciare verso livelli accettabili accogliendo di buon grado il momento di crisi di Gauff. E il break arriva immediato in favore della numero 2 al mondo, che dunque mette una ipoteca alla partita. Solo teorica, poiché i suoi colpi non viaggiano come solito, non sfruttando qualcosa come tre palle del 4-0. E Gauff, tra un doppio fallo e l’altro, riacquista un po’ di sicurezza poiché ottiene cinque opportunità per recuperare. Nonostante i doppi falli continuino ad arrivare, arriva per lei la chance sfruttata nel gioco numero 7 e arriva così il break che la riporta sul 4 pari. Ma di nuovo, i problemi arrivano di nuovo al servizio: la statunitense si salva da 0-30, salva un match point ma sul secondo si scrive la parola fine con un doppio fallo.
Una voce pesantissima per Gauff: sono 21 durante tutta la partita, 18 dal secondo set in poi. Indice di come piano piano abbia perso le certezze viste nel primo set, permettendo ad una Sabalenka non certo scintillante di tornare in finale a Wuhan per la terza volta di fila, la sedicesima vittoria sul cemento cinese in altrettante partite.