Jannik Sinner sarà numero 1 del mondo a fine anno. La matematica certezza è giunta dopo la vittoria ottenuta contro il ceco Tomas Machac nella semifinale del Masters 1000 di Shanghai: il fuoriclasse italiano svetta in testa al ranking ATP con 11.570 punti (diventeranno 11.920 in caso di trionfo sul cemento cinese) e vanta addirittura 4.450 lunghezze di margine sullo spagnolo Carlos Alcaraz.
All’azzurro sarebbe servito avere almeno 3.250 punti di vantaggio sull’iberico nella ATP Race, la graduatoria che tiene conto esclusivamente dei risultati conseguiti durante la stagione in corso, per essere certo già del numero 1 al termine dell’evento di Shanghai: ora primeggia con 9.980 punti (10.330 in caso di sigillo in Cina) e 3.270 di margine sul rivale, rendendosi così irraggiungibile nel prossimo mese e mezzo di tornei.
Si tratta di un risultato semplicemente sbalorditivo per il tennis del Bel Paese, chiaramente mai raggiunto nel corso della storia: il primato era detenuto sempre da Jannik Sinner con il quarto posto di fine 2023, anche se va ricordato che Nicola Pietrangeli fu numero 3 tra il 1959 e il 1961 (ma ai tempi le classifiche erano stilate dai giornalisti e non dal sistema oggettivo dei punti).
Jannik Sinner è diventato il diciannovesimo giocatore della storia e chiudere la stagione da numero 1 del mondo. L’azzurro è in vetta alla graduatoria da ormai sei mesi e di sicuro la sua striscia proseguirà verosimilmente almeno fino agli Australian Open, previsti nella seconda parte del mese di gennaio e dove sarà chiamato a difendere il titolo.