Dopo il boom dell’album “Brat”, pubblicato a giugno, – che ha scatenato dibattiti ed è diventato virale sui social in maniera anche inaspettata – Charli XCX torna l’11 ottobre con “Brat and it’s completely different but also still brat” che contiene le 16 tracce originali di “Brat” in versione remix con collaborazioni del calibro di Ariana Grande , The 1975 , Jon Hopkins , Caroline Polachek , AG Cook , The Japanese House, Tinashe , Julian Casablancas e Shygirl. Nel progetto presenti anche i remix precedentemente pubblicati “360” con Robyn e Yung Lean , “Talk Talk” con Troye Sivan , “Von Dutch” con Addison Rae , “Girl, So Confusing” con Lorde e “Guess” con Billie Eilish.
“Brat” è stato accolto positivamente da pubblico e critica, tanto da essere presentato in varie categorie ai Grammy 2025, tra cui le candidature per album dell’anno, Miglior album dance/elettronico e Miglior album ingenerizzato, non classico. Mentre è in nomination agli MTV Europen Music per Award Best Video for 360, Best Collaboration for Guess, Best Pop, Biggest Fans e Best UK & Ireland Act.
IL FENOMENO GREEN DEL “BRAT” – Verde acido su abiti, post e reel social. Le canzoni di Charli xcx sono diventate virali, generando la “brat era” dalla politica alla moda. Ma cosa vuol dire “Brat”? È un termine che è stato tradizionalmente associato a un cattivo comportamento, mentre ora ha una accezione affettuosa, che evoca associazioni positive con autenticità sfacciata e auto-espressione, senza scuse, l’accettazione del caos e dell’imperfezione e l’essere un po’ disordinati.
“UNA COPERTINA PER RISPARMIARE” – “L’idea originale di fare una copertina testuale è venuta per risparmiare, – ha detto l’artista a Zane Lowe su Apple Music 1 – perché pensavo: ‘questo album non piacerà a molte persone’. Ho pensato di fare un servizio fotografico per la stampa e poi magari risparmiare sulla copertina dell’album, e magari sarebbe stato anche interessante. Sul serio, però, pensavo: ‘Penso sia anche figo perché sono stata su tutte le copertine dei miei album, a parte Vroom Vroom, quindi in realtà sottolinea il modello in modo piuttosto carino, ma è anche utile perché avrà un costo inferiore’. Tutti hanno reagito dicendo ‘Beh, questa è la più stupida idea di sempre’. E io ho risposto: ‘No, ascoltatemi’. Ma quando dico tutti intendo Brandon, il mio manager, il mio direttore creativo, Imogen, tutti i miei amici, erano contrari: ‘No, non la copertina testuale’. E io ho insistito fino alla fine”.
“VOLEVO SCATENARE IL DIBATTITO – “Alla fine la copertina sembra incarni molto bene la parola ‘brat’, il non esserci, un concetto che va un po’ in contrasto con l’idea che si ha delle artiste femminili. Quindi sembrava che fosse incisivo il tipo di pixelizzazione della parola che fa sembrare che sia stato fatto in fretta. E il colore verde lo abbiamo davvero scelto apposta, cercando la tonalità che creava avversità nel ‘gruppo test’ al quale lo abbiamo sottoposto… Perché penso che fosse importante generare il dibattito. Preferisco questo tipo di approccio ‘esplosivo’, piuttosto che una foto in cui la gente dice: ‘Stai bene’. Mi piace lo scambio perché è quello che mi piace della musica”.
DIVISA TRA CINEMA E TELEVISIONE – Charli sta lavorando a diversi progetti cinematografici e televisivi, dopo il successo del suo contributo alla colonna sonora del film “Barbie “ con “Speed Drive”, è co-produttrice della colonna sonora del film di A24 “Mother Mary” insieme a Jack Antonoff e sta producendo la musica originale per la serie di Benito Skinner “Overcompensating” su Prime Video. Inoltre, Charli reciterà nel remake di Daniel Goldhaber del film horror cult del 1978 “Faces of Death” e nel thriller erotico di Greg Araki “I Want Your Sex”.
L'articolo “Mi hanno detto ‘hai avuto l’idea più stupida di sempre’, ma volevo risparmiare sulla copertina perché temevo il flop”: Charli XCX e il retroscena sulla Brat Era proviene da Il Fatto Quotidiano.