Trovare nuove regole che rendano il rugby sempre più spettacolare, con meno tempi morti, ma garantendo la sicurezza dei giocatori. È l’obiettivo che da anni World Rugby porta avanti, introducendo nuove regole. Non sempre con risultati positivi, ma ancora una volta il governo mondiale del rugby vuole provarci. Ecco, dunque, le proposte di World Rugby per cambiare la palla ovale.
Per eliminare i tempi morti, ecco che le nuove regole proposte prevedono che per le mischie e le rimesse laterali queste debbano essere pronte entro 30 secondi, sotto la gestione dell’arbitro; mentre dopo la meta il calciatore avrà solo 60 secondi per la trasformazione – contro i 90 attuali – proprio come avviene per le punizioni.
Per velocizzare il gioco, invece, ecco che sul calcio d’inizio, o dopo una marcatura, chi riceve il pallone all’interno dei 22 metri potrà chiamare il mark (oggi possibile solo su un calcio in campo aperto e non su ripartenza), per incentivare calci d’inizio più contestabili. Allo stesso modo, per migliorare il flusso del gioco la maul potrà fermarsi una sola volta, poi il pallone dovrà venir giocato in campo aperto.
Infine, guardando alle infrazioni, vi sarà una grande rivoluzione in touche. Se una rimessa laterale viene effettuata storta (che di norma porta a una mischia contro chi ha compiuto la rimessa), ma la difesa non l’ha contestata, non saltando, allora l’arbitro lascia giocare. L’ultima regola riguarda le espulsioni, con l’introduzione di un’espulsione temporanea di 20 minuti, al termine dei quali l’espulso non potrà rientrare in campo, ma potrà venir sostituito.