In Ruanda inizierà uno studio di un vaccino contro la malattia da virus di Marburg, che ha creato un focolaio nel Paese dell’Africa orientale capace di uccidere 12 persone. Lo riporta l’AP, citando il ministero della salute del Ruanda, che sabato scorso ha già ricevuto 700 dosi di un vaccino in fase di sperimentazione dal Sabin Vaccine Institute con sede negli Stati Uniti d’America.
Questo vaccino sarà consegnato principalmente a operatori, soccorritori e persone entrate in contatto con i casi confermati di malattia da virus di Marburg. Attualmente, come segnalano le autorità sanitarie locali, sono state identificate almeno 400 persone entrati in contatto con casi confermati di questo virus.
Il virus Marburg appartiene alla famiglia delle Filoviridae (la stessa dell’Ebola) e, secondo quanto spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità, può colpire sia gli umani che i primati non umani. La malattia, causata dal virus di Marburg marburgivirus (MARV), ha un tasso di mortalità che può raggiungere l’88%.
Questo virus venne scoperto nel 1967 a seguito di alcune epidemie di febbre emorragica segnalate a Marburgo e Francoforte (Germania) e Belgrado (Serbia, l’allora Yugoslavia), che causò 31 infezioni e 7 morti. Il Ministero della Salute specifica che i sintomi possono apparire improvvisamente e sono:
Attualmente non è nota la causa che ha portato alla nascita di questo virus, ma l’ipotesi più accreditata riguarda la zoonosi (potrebbe avere origine dai pipistrelli della frutta).
Attualmente non esiste un vaccino approvato per contrastare la malattia da virus di Marburg, ma il Ruanda sta iniziando a usare un vaccino in via sperimentale per scoprire se può diminuire le proporzioni del focolaio segnalato in questo giorni.
Per cui la partita si gioca principalmente sulla prevenzione, per la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di:
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