VOGHERA. Raccolta rifiuti da rivedere ed è caccia ai “senza tessera”. Sottotraccia Comune e Asm hanno, infatti, avviato un controllo fiscale incrociato che ha pochi precedenti in città. Oltre un migliaio le lettere d’avviso inviate dal Comune. Obiettivo: accertare chi evade la Tari o chi non ha ritirato la tessere necessaria per aprire il cassonetto.
Parliamo dei cassonetti a calotta, quelli “intelligenti” che diversi Comuni dell’Oltrepo stanno rifiutandosi di adottare. La sindaca Paola Garlaschelli, intanto, conferma che l’Asm ha speso oltre mezzo milione per riparare quelli guasti perché forzati o utilizzati male.
Lo conferma e aggiunge: «È una spesa insostenibile per i bilanci dell’Asm e che preoccupa il Comune. Si farà presto qualcosa per aggiustare un sistema che, come tutti sanno, abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione ».
I cassonetti non possono essere eliminati, si stanno ancora pagando le rate, per l’acquisto da 3,2 milioni di euro, che scadranno del 2028. Ma Comune e Asm Voghera stanno per lanciare una nuova strategia per limitare gli abbandoni di rifiuti accanto ai cassonetti. E si parte, appunto dai controlli.
I residenti devono anche essere registrati all’ufficio tributi. Dagli accertamenti a tappeto fatti scattare da Asm e Comune è emerso che sono almeno un migliaio i vogheresi che erano, di fatto, sconosciuti all’ufficio tributi, quindi potenziali evasori della Tari. Sono state spedite ai loro domicili le lettere di richiamo per regolarizzare la loro posizione.
Secondo quanto riferisce l’amministrazione, già in seicento hanno rimesso le cose in regola ritirando la tessera cassonetto che non avevano. Per quattrocento sono in corso ulteriori verifiche.
Il fronte dei “senza tessera” si starebbe assottigliando, visto che cinque anni fa erano circa tremila i vogheresi sprovvisti di tessera (e potenziali evasori Tari). Resta da definire il fronte dei “domiciliati” o di chi chiede la residenza temporanea. «Ma non possiamo limitarci alle tessere», aggiunge la sindaca.
Nei prossimi giorni nuovi incontro con Asm: sono annunciate novità soprattutto per le zone cittadine dove la differenziata sta collassando. In prospettiva resteranno i cassonetti? La sindaca non è categorica e non esclude, pur con molte perplessità, che si valuti per il futuro l’opzione del porta a porta (con costi e impegni diversi).
Per la raccolta porta a porta dei rifiuti sono decisamente a favore M5s , Pd e Alleanza Civica, contrario l’Udc. Intanto, il gruppo Italia Sociale (con il consigliere Pierfelice Albini) proporrà con un manifesto affisso in città una terza via legata all’allarme decoro: «Cassonetti aperti – dice – per evitare che si abbandonino i rifiuti in strada. Questa è un’emergenza». —