Il più anziano presente in piazza Hortis ha 94 anni. Si è diplomato nel 1950, e conserva ancora vivi i ricordi della vita sui banchi del Nautico. Altri appartengono alle classi degli anni Sessanta e Settanta. E quell’esperienza all’istituto non l’hanno mai dimenticata, la conservano nel cuore da sempre. Alla fine sono stati un centinaio gli ex studenti del Nautico che si sono ritrovati martedì mattina in piazza Hortis. Il primo ottobre.
Era il momento in cui si varcava la soglia delle aule alla fine delle vacanze, quando ci si raccontava le avventure collezionate in estate e quando ci si ritrovava più grandi e maturi, pronti a riprendere il percorso di studi e, spesso, di amicizia. Insieme.
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Il raduno è iniziato con una breve cerimonia nella chiesa di Sant’Antonio, con le parole del vescovo Enrico Trevisi. Poi spazio a una foto di gruppo davanti al Nautico e a un immancabile “rebechin” tutti insieme.
Allo scatto ricordo davanti alla scuola hanno partecipato anche alcuni ragazzi delle classi quinte, insieme all’attuale dirigente scolastico Francesco Fazari, contento per l’affetto che ancora oggi molti ex studenti conservano nei confronti dell’istituto.
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Lo studente più longevo che si è presentato alla rimpatriata è stato Salvatore Emmanuele, 94 primavere alle spalle, divertito dalla giornata di festa e dal ritorno in un luogo molto amato.
«Ho tanti ricordi in questa scuola, lo spirito che vedo qui, tra questo gruppo di ex studenti, è lo stesso di allora. Si stava bene. Il momento più bello per me è stato il diploma – racconta – un’occasione in cui siamo stati tutti insieme per l’ultima volta, anche con un pranzo alla fine degli esami. Poi, come macchinista, grazie agli insegnamenti appresi in classe, ho navigato per dodici anni, finché non mi sono stancato. Dopo il matrimonio volevo restare a Trieste, a casa, e quindi ho iniziato a lavorate all’Italsider, dove sono rimasto fino alla pensione».
I presenti guardano i ragazzi che frequentano adesso la scuola. «Ai nostri tempi era diverso – dice ancora Emmanuele – eravamo tutti maschi, adesso è bello vedere anche ragazzine nelle classi, fa piacere, perché il Nautico è un istituto valido. L’unico rammarico oggi è che alla mia età ormai non ho più ex compagni di scuola, sono uno dei pochi rimasti di quel periodo. Ma sono felice di poter prendere parte a queste iniziative».
A lanciare il gruppo di ex studenti, in occasione dei 270 anni dell’istituto lo scorso maggio, è stato Pierpaolo Bagato. Un sodalizio spontaneo nato sui social e cresciuto costantemente nei mesi scorsi.
«È stato bellissimo ritrovarci in tanti. Un primo tentativo di organizzare questa giornata era stato fatto lo scorso anno – spiega Bagato – con una trentina di persone, una sorta di prova. Questa volta l’evento è stato molto partecipato. Mancavano forse alcune annate più giovani, penso ad esempio ai diplomati negli anni Ottanta, ma erano impegnati al lavoro. Abbiamo così deciso una doppia rimpatriata: il primo ottobre e il 12 maggio, in occasione dell’anniversario della nascita della scuola». —
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