Lo scorso la panchina del Monopoli, ora una nuova esperienza da allenatore in prima per Francesco Tomei, alla guida dell’AZ Picerno. Dopo avere provato a convincere (senza successo) mister Emilio Longo a proseguire il percorso intrapreso, la società lucana ha individuato in Tomei il profilo giusto per dare continuità al progetto tecnico avviato qualche anno fa. I rossoblu sono ripartiti dallo storico vice di Eusebio Di Francesco negli anni di Pescara (dove ha conosciuto proprio Roberto Inglese, avversario al ‘Massimino’), Lecce, Sassuolo e Roma. Per lui anche un’esperienza da tecnico in seconda a Verona.
“I sistemi di gioco vanno adattati alle qualità dei calciatori, la cosa a cui tengo è che la squadra voglia fare la partita con aggressività e che cerchi tramite la prestazione di portare a casa il massimo. Saremo una squadra propositiva”, con queste parole Tomei si era presentato la scorsa estate a stampa e tifosi del Monopoli, avventura durata durata 19 partite frutto di 4 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte con 21 reti all’attivo e 31 al passivo. Fatale il ko interno contro il Crotone per 0-3. Esperienza, dunque, non proprio fortunata per l’allenatore pescarese. Il Picerno, però, crede tanto nelle sue capacità e l’avvio di stagione appare incoraggiante con 2 vittorie ed un pareggio (stessi punti del Catania) nelle prime tre gare di campionato, 7 gol fatti (migliore attacco del momento) e 1 subito (tra le difese meno perforate).
Tomei insisterà su un sistema di gioco basato sul 4-2-3-1. Il Picerno visto nelle prime battute del campionato si dimostra solido, ben messo in campo ed organizzato, difendendosi con ordine e risultando assai pericoloso in fase offensiva. La squadra non sembra risentire della perdita di pedine preziose come il capocannoniere Murano ed il centrocampista Gallo, ceduti rispettivamente a Foggia e Crotone, puntando su profili come gli attaccanti Bernardotto e Volpicelli (andato già a segno 3 volte), oppure il centrocampista ex Messina Franco che aggiunge qualità, visione di gioco e leadership alla rosa incastrandosi molto bene con l’argentino De Ciancio, uno degli uomini più rappresentativi.
Là davanti non mancano qualità, tecnica, fantasia ed imprevedibilità sugli esterni e dalla trequarti in su. La scorsa gestione non è stato gestito al meglio Maiorino, calciatore pienamente recuperato sul piano fisico e che attraversa un buon momento di forma venendo impiegato prevalentemente come falso 9. Elemento di indubbie qualità con tanta esperienza in C che può trovare la giocata vincente se gli si concede spazio. Il già citato Volpicelli si dimostra particolarmente incisivo soprattutto da subentrato. Gli esterni Energe (24 anni) e Vitali (22) sono due mancini molto interessanti, pericolosi negli inserimenti così come il trequartista Petito, ex Sorrento. Tra i punti di forza spicca il giovane attaccante classe 2003 Andrea Santarcangelo, molto seguito da club di B e C.
Picerno che è solito attaccare con tanti uomini. Più bloccati, invece, terzini e centrocampisti. Il reparto arretrato è guidato dal 27 centrale Gilli, che nonostante abbia avuto richieste anche dalla B non si è mosso da Picerno. E’ un autentico pilastro della difesa ed ha una buona intesa con un altro difensore arcigno, il classe 2001 Allegretto. Il terzino destro Pagliai, che compirà 23 anni a gennaio, è un altro profilo davvero niente male: uomo assist, dotato di buona tecnica e facilità di corsa. Gioventù anche a difesa dei pali, dove Elia Summa (classe 2003) si conferma portiere di talento che denota autorità e sicurezza. Ci sarà da prestare particolare attenzione a questo Picerno, che presenta in organico buone individualità ed un collettivo sbarazzino ed efficace. La società, poi, si presenta con un’organizzazione capillare, guidata da una proprietà solida capace di costruire un gioiellino in una realtà di circa 5mila abitanti.
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