Il Garante Privacy ha sanzionato Hera Comm per 5 milioni di euro contestando gravi violazioni nel trattamento dei dati personali di oltre 2.300 clienti nell’ambito della fornitura di energia elettrica e gas. L’Autorità è intervenuta a seguito di numerose segnalazioni e reclami riguardanti la conclusione di contratti non richiesti nel mercato libero, compilati con dati inesatti e non aggiornati. In particolare, i reclamanti hanno lamentato di aver scoperto dell’instaurazione del nuovo contratto solo dopo la ricezione da parte di Hera di documentazione sottoscritta con firma apocrifa o di comunicazioni per aggiornare lo stato di attivazione della fornitura, senza aver mai avuto alcun contatto con la società. Alcuni reclami riguardavano inoltre l’inesatto o tardivo riscontro di Hera alle richieste di esercizio dei diritti ai sensi del Regolamento privacy.
“Purtroppo non c’è pace per i consumatori nel settore energetico. Tra teleselling e agenti porta a porta, le attivazioni di contratti non richiesti fioccano”, commenta Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Come dimostra questa sanzione, non solo le società energetiche dovrebbero rivolgersi solo a call center e agenzie serie, ma poi dovrebbero anche adottare tutte le verifiche opportune per evitare usi illeciti dei dati o pratiche scorrette, ad esempio ricontattando il cliente per verificare la sua effettiva volontà”, prosegue Vignola. “Suggeriamo, comunque ai consumatori di non cambiare mai fornitore rispondendo a una proposta telefonica o porta a porta, perché non si ha il tempo di verificare l’effettiva convenienza dell’offerta e si è sottoposti alla pressione psicologica del venditore. L’unica via è andare sul Portale offerte di Arera“.
L’azienda sostiene che il provvedimento “riguarda un numero esiguo di casi coinvolti e diverse sono le misure già poste in essere dalla società”. A giudizio dell’azienda, “la stessa Autorità nel provvedimento ha positivamente tenuto conto soprattutto del fatto che non risultino precedenti violazioni in materia da parte del titolare del trattamento, della costante collaborazione offerta da Hera Comm durante tutto il procedimento e delle misure già introdotte spontaneamente dalla società, dal 2023 ad oggi, volte a potenziare i controlli verso la rete di agenti porta a porta e a migliorare sia i processi di contrattualizzazione sia le misure tecniche sui sistemi per garantire maggiore sicurezza nel trattamento dei dati dei propri clienti”.
L'articolo Multa da 5 milioni del Garante privacy a Hera Comm: “Attivati contratti non richiesti dai clienti sul mercato libero con firme false” proviene da Il Fatto Quotidiano.