Corriere strapiene, corriere tagliate. Se su alcune tratte del risposto pubblico in questi primi giorni di scuola non ci sono stati disagi, su altre invece gli studenti sono rimasti a piedi.
A Tai di Cadore mercoledì c’era un solo mezzo, al posto dei due che erano in servizio l’anno scorso. Era strapieno, e qualche ragazzo non è riuscito a salire, arrivando così a scuola in ritardo.
Dolomitibus giovedì aveva messo un mezzo da 18 metri, ma anche quello non è stato sufficiente. «Domani (il 13 settembre, ndr) ripristineremo le due corriere», fanno sapere dall’azienda di trasporto pubblico.
Problemi anche per gli studenti feltrini: per due giorni consecutivi due studentesse del Catullo non sono riuscite a prendere la corriera delle 12.15 in stazione a Belluno. Hanno dovuto attendere quella delle 13.15, arrivando così a casa un’ora dopo il previsto. Il motivo? La classe delle ragazze è dislocata al seminario gregoriano quest’anno, la campanella suona alle 12 e, pur attraversando il centro storico di corsa, le ragazze sono arrivate in stazione poco prima che il mezzo partisse. In tempo. Ma le porte erano già chiuse, perché la corriera era già piena.
L’anno scorso Dolomitibus metteva il mezzo a due piani per il ritorno a Feltre, quest’anno c’è la corriera singola. Che non basta per tutti gli studenti che devono fare ritorno a casa.
«Mia figlia è arrivata tre minuti prima della partenza, facendo le corse con tutti i rischi che ciò comporta», racconta la mamma di una delle due studentesse rimasta a terra. «Le porte erano già chiuse perché il mezzo era strapieno. Abbiamo pagato l’abbonamento, l’anno scorso era sotto organico con gli autisti, ma questo?».
Ad Arabba è successo di peggio. La corriera delle 5.30 che ogni lunedì portava i ragazzi a Belluno in tempo per raggiungere il convitto e poi andare a scuola è stata eliminata da Dolomitibus. E i ragazzi, prendendo il bus successivo, arriverebbero a scuola con 20 minuti di ritardo. Il Comune, quindi, pagherà un taxi ai ragazzi per portarli a Caprile, dove una corriera per arrivare in tempo a Belluno c’è. E se la vettura non basterà, ci penseranno sindaco, assessori e consiglieri a portare i ragazzi a Caprile.
Dolomitibus dice di aver concertato il taglio della corsa con l’ente di governo (la Provincia) e l’amministrazione di Livinallongo. «Non concertata, comunicata», afferma il sindaco, Oscar Nagler. «Ce l’hanno detto lunedì, a due giorni dall’inizio della scuola. Ci hanno detto che avendo meno autisti e meno risorse dovevano ridurre le corse superflue».
Ma quella corsa veniva usata da una decina di ragazzi, continua il sindaco. «Ho subito espresso il mio disappunto», continua. «Dolomitibus sostiene che sia sufficiente concordare con le scuole l’entrata in ritardo di questi studenti. Che si ritenga normale che i ragazzi entrino in classe in ritardo perché è stata tagliata la corsa che li avrebbe portati in tempo non mi pare proprio corretto».
Così il Comune si è attivato. Ha fatto un accordo con un tassista, per portare i ragazzi a Caprile. «Chi non ci starà nel taxi lo porteremo noi», conclude Nagler. «Io, gli assessori, i consiglieri, con le nostre auto. Ora speriamo che la Provincia ci dia almeno un sostegno per pagare il servizio del tassista».