«I cestini pubblici strabordano, serve un cambio di passo di Contarina». Il sindaco Mario Conte deve aver perso la pazienza, negli ultimi giorni. E pure sullo sfalcio dell’erba. Dicono che le segnalazioni e le foto dei cestini non svuotati lo abbiano inseguito, e che anche assessori e consiglieri gli avessero segnalato casi particolarmente eclatanti. Ma se n’era reso contro di persona, sia in centro e fuori mura. E così l’11 settembre è sbottato, con una poco diplomatica nota in cui avverte Contarina con un ultimatum, non escludendo di «procedere ad altre valutazioni». Sottinteso: per svolgere il servizio.
«Non c’è solo eco-vandalismo, il servizio deve essere rimodulato», esordisce Conte, «ricevo segnalazioni sempre più frequenti sui mancati svuotamenti dei cestini pubblici, in centro e nei quartieri. Al di là dell’eco-vandalismo, che stiamo contrastando con la Polizia Locale, è necessario che Contarina rimoduli il servizio, con un netto cambio di passo».
Di fatto, Conte richiama l’azienda che si occupa della gestione dei servizi ambientali ad un controllo più accurato sugli svuotamenti dei cestini.
«È un servizio pagato dai cittadini che, fra l’altro, applicano quotidianamente e rigorosamente la raccolta differenziata. A loro dobbiamo garantire massima efficienza. Se Contarina non provvede ad un adeguato servizio di svuotamento dei cestini, saremo costretti a valutazioni di altro tipo: la nostra priorità è mantenere la città pulita e accogliente e non posso tollerare le scene che ho visto in questi giorni o che mi sono state segnalate, con cestini strasbordanti e sporcizia».
E poi, lo sfalcio del verde: «Anche in questi casi è necessario che Contarina dia maggiori garanzie. Non tollero che in alcune rotonde o lungo le strade le erbacce arrivino ad altezza d’uomo. Non è soltanto una questione di decoro, ma anche di sicurezza».
«Ci sono stati problemi operativi negli ultimi giorni, sullo svuotamento, ma stiamo recuperando, la situazione si normalizzerà a breve. Prendo atto che il sindaco si è lamentato, ma noi lavoriamo perché non ci siano più disservizi» dice Franco Bonesso, presidente del consorzio Priula, di cui Contarina è braccio operativo. Bonesso è forzista.
La bordata di Conte stupisce per il conclamato feeling tra Lega e Forza Italia che sta irritando Fratelli d’Italia. Non è la prima presa di posizione di Conte contro la gestione del servizio rifiuti.
Ma stavolta i toni sono durissimi, e l’attacco ha connotazioni politiche, oltre che quelli tecnici di merito: Treviso peraltro è l’unico comune che siede sia nel cda di Priula (Mirco Visentin), che in quello di Contarina (Roberta Tedeschi, specialista, è geologa).
«In merito a quanto evidenziato dal sindaco di Treviso Conte, la società Contarina segnala di aver effettivamente avuto problemi operativi nel servizio di svuotamento dei cestini, progressivamente accentuatisi nel mese di agosto», è la replica successiva di Baldin, «A partire da lunedì è stata già attivato una revisione operativa e si stanno rapidamente intercettando le situazioni problematiche per insufficienti svuotamenti. Contarina confida di ripristinare il regolare servizio già da questa settimana».
Poi le scuse: «Apprezzando le segnalazioni e comprendendo il disagio dei cittadini, Contarina si scusa per l’accaduto e assicura il proprio consueto impegno per garantire il migliore servizio».
Ma sia in casa Priula che in Contarina, ai piani alti, non si cela l’insofferenza per la “contraddizione politica” del comune che attacca pur avendo due rappresentanti nei cda: cortocircuito interno? «Ora abbiamo anche gli attacchi “in house”», commenta un veterano leghista, alludendo alla modalità con cui Contarina opera per il consorzio Priula.
Altri tempi, quando lo statuto leghista impediva ai militanti attacchi interni o agli enti guidati dalla Lega (Baldin è militante).
Né è un mistero che Conte, in ticket con Manera, abbia messo da tempo nel mirino la governance (politica? Tecnica, del dg Rasera? o entrambe?) di Contarina. Certo non sosteneva Baldin, eletto dopo una drammatica spaccatura in casa Lega (finì 53-47%).
E Conte rivendica un peso maggiore del capoluogo. Guarda caso, nel 2025 si rinnovano i cda e le presidenze di consorzio e società operativa: Treviso ha lanciato la campagna?