«Alle 17.39 ricevo la telefonata di una inquilina, mi diceva che dei vetri stavano cadendo nel cavedio, sopra la galleria che unisce i palazzi, e mi chiede di salire a controllare».
Inizia così il racconto di Antonio B., il portinaio del grattacielo Europa. È l’ultima persona ad avere parlato con il ragazzo. Una conversazione durata circa cinque minuti: il giovane affacciato alla finestra dell’undicesimo piano e Antonio, mento insù, nel terrazzo del secondo piano.
[[ge:gnn:mattinopadova:14625025]]
«Mi affaccio e dall’alto sento gridare il ragazzo», continua a raccontare l’uomo che lavora nell’edificio di largo Europa dal 2005, «Era lo stesso che prima, nel pomeriggio, avevo visto entrare dall’ingresso principale per un l’appuntamento che aveva alle 16. 30 dal parrucchiere Franca e Bepi. Non dava segni di turbamento. Mai visto prima, non riuscivo a individuare a che piano fosse di preciso». Nel frattempo dei testimoni dalla strada, compresa la gravità della situazione, hanno chiamato il Suem 118.
«Poi ho saputo che aveva lasciato lo zaino all’undicesimo piano, prima di buttarsi. Mi ha detto “Vai dentro, non ce l’ho con te, vai dentro che rischio di farti male, la laurea ce l’ho con me”. L’ho invitavo a venire giù in portineria a parlarne. Dopo neanche cinque minuti si è buttato sotto ai miei occhi».
Tra i presenti anche la barista del Gbar 2.0 che ha sentito un tonfo arrivare dai lucernari che comunicano tra il soffitto della galleria al piano terra e il terrazzino su cui si è buttato il ragazzo. Un passante il quel momento stava attraversando la galleria quando gli sono caduti addosso frammenti di vetro.
«Si è gettato che i soccorsi erano già sul posto», racconta poi Antonio, «Hanno provato a rianimarlo ma non c’è stato niente da fare. Erano le 17.47. Un gesto premeditato, che senso aveva altrimenti prenotare il parrucchiere. È morto sul colpo, sotto i miei occhi. È terrificante vedere una cosa del genere. Perdi le speranze, capisci che qualcosa non va nella società».
Non è il primo suicidio che si verifica nel palazzo di corso Europa. Da quando è stato costruito, nel 1958, nel corso degli anni, il grattacielo è già stato protagonista di altre tragedie. Almeno sei, secondo il racconto del custode.