L’idea è ambiziosa e dirompente. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha tutte le intenzioni di far ‘atterrare’ il capitolo del Rapporto Draghi sulla competitività Ue, molto apprezzato dal governo, che riguarda la sfida della natalità. L’Ue, ha detto l’ex governatore della Bce, “sta entrando nel primo periodo della sua storia recente in cui la crescita non sarà sostenuta da un aumento della popolazione. E si prevede che entro il 2040 la forza lavoro si ridurrà di quasi due milioni di lavoratori l’anno”. In vista della manovra Giorgetti è al lavoro per mettere a punto nuove regole per le detrazioni con un occhio speciale alle famiglie con più di due figli, un’antica idea del ministro.
L’obiettivo – anticipa il Foglio con un articolo del direttore – è quello di cambiare le regole sulla detassazione a prescindere dai redditi. Anche a costo di eliminare o rivedere alcune detrazioni fiscali alle persone che non hanno figli per aumentarle invece a chi fa figli. In sostanza: “un quoziente familiare per le detrazioni”, con un costo totale del provvedimento già stimato tra i cinque e i sei miliardi di euro. Sul tavolo di Giorgetti a un provvedimento che riconosca un “valore sociale” a chi fa figli, convinto che la maggioranza dovrebbe trovare il coraggio di unire le forze per scommettere su questo dossier da cui dipende il futuro dell’Italia.
Una svolta molto significativa che, c’è da scommetterci, scatenerà le ire della sinistra e che mantiene l’impegno elettorale del programma del centrodestra sul “Piano di sostegno alla natalità”. Giorgetti ha già portato il tema all’attenzione della premier Meloni ed è pronto a dialogare con le opposizioni spiegando che la denatalità non è solo un problema sociale ma è un dramma economico. Se l’Italia non farà qualcosa per invertire la rotta significherà che il nostro paese, come detto due giorni fa Draghi, insieme all’Europa si arrenderà a “una lenta agonia”.
Tra le prime reazioni positive quella del presidente della fondazione per la natalità, Gigi De Paolo. “Siamo una situazione di iniquità perché non si pagano le tasse in base alla composizione famigliare e al reddito ma solo in base al reddito. È iniquo il fatto che una famiglia con più figli paghi le stesse tasse di una famiglia composta da una sola persona”. Per il direttore della Caritas, don Marco Pagniello, il sostegno alle famiglie con figli è sicuramente un tema molto “caldo e urgente nel nostro paese”. L’importante – sottolinea – è “non creare contrapposizioni tra famiglie con figli e famiglie senza figli”.
La sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, sottolinea la nuova rotta sulla manovra. “Basta sprechi, inefficienze e bonus dal fiato corto, Le risorse saranno adeguatamente impiegate per obiettivi che garantiscono un effetto moltiplicatore”. Ci muoveremo – spiega – su alcune direttrici fondamentali: salute, conferma del taglio del cuneo fiscale, sostegno delle famiglie in particolare con figli, misure fiscali per il ceto medio.
L'articolo Giorgetti: “Meno tasse per chi fa figli”. Allo studio nuove regole per le detrazioni fiscali sembra essere il primo su Secolo d'Italia.