Botta e risposta via social tra Maria Rosaria Boccia e Bianca Berlinguer all’indomani del forfait dell’ultimo minuto che “Lady Pompei” ha dato alla giornalista e alla sua trasmissione su Rete 4 È sempre Cartabianca. Come di consueto, su Instagram Boccia ha voluto raccontare la “sua” verità. La donna, sostanzialmente, ha messo in dubbio la professionalità di Berlinguer e ha anche adombrato una forma di prevaricazione nei suoi confronti, visto che ha riferito di essere “trattenuta nel camerino dalla insistente e reiterata volontà di farmi partecipare alla trasmissione e quindi contro la mia volontà”. Un po’ troppo per lasciar correre, e infatti dal profilo X di È sempre Cartabianca è arrivata una risposta.
Il caso è particolarmente interessante perché ha trasformato l’intervista mancata nella più potente operazione verità condotta finora sui modi della imprenditrice di Pompei: il fatto che anche Bianca Berlinguer si sia trovata suo malgrado a dover fare i conti con le verità di Maria Rosaria fa cadere anche l’ultimo velo sul “metodo Boccia”.
Ricostruendo la sua versione degli accordi intercorsi per l’intervista, Boccia ha scritto che “ho subito percepito chiaramente che non c’era l’intenzione di ascoltare la verità, ma piuttosto di trasformare il tutto in un dibattito politico e in gossip”. “Non abbiamo mai discusso del secondo blocco e del tipo di domande che avrebbero fatto, nelle due ore in cui sono stata trattenuta nel camerino dalla insistente e reiterata volontà di farmi partecipare alla trasmissione e quindi contro la mia volontà, avendo dichiarato sin da subito la volontà di andare via”, ha sostenuto Boccia, facendo riferimento alle domande degli altri giornalisti in studio, oltre Berlinguer: Sallusti, De Gregorio, Scanzi e Chirico.
“In trentacinque anni di professione non mi ero mai trovata in una situazione simile”, è stato il commento di Berlinguer affidato a X. Dopo aver ricordato anche lei il contesto, la giornalista ha spiegato che fin dal giorno prima, “quando abbiamo concordato i termini della sua partecipazione Maria Rosaria Boccia sollecitava che le venissero comunicate per iscritto le mie domande, richiesta che non abbiamo mai accolto per nessun ospite”. Dunque, “ho inviato alla dottoressa Boccia una sintesi dei temi generali che avremmo trattato nel nostro faccia a faccia, precisando inoltre che sarebbero stati gli altri giornalisti a decidere quali domande porle nel successivo talk”. In ogni caso, “quando ci siamo incontrate ho confermato che, da parte mia, non ci sarebbe stata la minima preclusione nei confronti di qualunque notizia o ‘verità’ che lei avesse voluto raccontare. Fin dal primo momento – ha chiarito ancora Berlinguer – mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto”.
Berlinguer ha rivelato anche che “Maria Rosaria Boccia ci ha mostrato la trascrizione, da lei realizzata, di un presunto colloquio tra Gennaro Sangiuliano e sua moglie in cui l’ex ministro avrebbe affermato di non aver avuto una relazione intima con Boccia”. Questo “insieme alle ipotesi sul fatto che la sua mancata nomina a consulente del ministero fosse dovuta o alla preoccupazione per un eventuale conflitto d’interessi o alla pressione della moglie di Sangiuliano o alle carenze del suo curriculum o infine all’intervento di Arianna Meloni”. Ma “quando io ho cominciato a chiederle quali prove potesse portare a sostegno di affermazioni così impegnative – ha chiarito ancora la giornalista – la signora Boccia ha dichiarato che non avevo studiato sufficientemente la sua storia, che non ero preparata sulla sua vicenda e che tra noi non ci fosse il feeling necessario; accusandomi di essere interessata solo al gossip e al pettegolezzo politico anziché alle ‘verità’ non ancora rivelate che avrebbe voluto raccontare”. Per quanto riguarda l’accusa di essere stata trattenuta in camerino contro la sua volontà, “c’è solo da sorriderne”, ha concluso Berlinguer, aggiungendo infine che “da questo momento non intendo più replicare alle affermazioni di Maria Rosaria Boccia”.
La 41enne di Pompei, però, come sua abitudine, ha mostrato di non voler mollare la presa, puntualizzando nuovamente sulle parole di Berlinguer con un’altra storia Instagram, nella quale ha anche taggato la giornalista. “Bianca Berlinguer dica la verità!”, si legge tra l’altro nel post. Ricorda qualcosa? E, soprattutto, dopo questa sceneggiata ai danni di una professionista con la credibilità di Berlinguer, chi avrà ancora il coraggio di dare credito a Boccia?
L'articolo Lady Pompei ci prova anche con la Berlinguer, ma le va male: la giornalista smaschera il “metodo Boccia” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.