Tornerà in campo venerdì a Monza, per un allenamento congiunto con il Vero Volley (inizio ore 15.45), la Igor Volley di Lorenzo Bernardi, che prosegue la propria preparazione al Centro Pavesi di Milano. Tocca a Federica Squarcini fare il punto sull’andamento dei lavori, a oltre un mese dal raduno e alla vigilia di settimane intense che porteranno all’esordio in campionato. “Ho provato una sensazione strana a Bergamo, quando siamo scese in campo per il nostro primo allenamento congiunto – racconta la centrale toscana – perché siamo già un bel gruppo, coeso, e questo dà l’impressione che siamo insieme da più del mese che di fatto abbiamo condiviso in palestra e fuori. Penso che sia un segnale molto positivo, è una cosa di cui sono convinta e che ripeto ogni anno: il gruppo e la sua coesione faranno la differenza nel corso di una stagione lunga e piena di impegni. Ovviamente serve lavorare sulla tecnica e la tattica, perché sono fondamentali per costruire qualcosa di importante, ma il resto lo farà proprio quello che avremo costruito tra di noi“.
“Per adesso – prosegue Squarcini – provo sensazioni molto positive e vedo che in palestra c’è tanta energia, così come fuori dal campo. Sicuramente ha un peso in questo il fatto che siamo giovani, ben amalgamate come età, e già ben affiatate. Sono davvero contenta, stiamo lavorando bene e ci stiamo costruendo delle basi per affrontare una stagione impegnativa. In questo senso, vivere una sorta di “collegiale” qui al Centro Pavesi ci sta dando l’opportunità di ottimizzare ogni minuto vissuto insieme, in campo e fuori. Sappiamo che ci aspettano momenti belli e altri più difficili e in questo secondo frangente il fatto di conoscerci bene e di essere unite potrà sicuramente darci una mano“.
La chiusura è per la scelta di vestire l’azzurro: “Novara è un club importante e ambizioso, come lo sono anche io, e lavorare con un allenatore come Lorenzo Bernardi, visti anche i suoi trascorsi da giocatore, è un onore e uno stimolo. Può essere un valore aggiunto il fatto che lui conosca certe dinamiche, avendole vissute da giocatore, e che ci possa offrire al riguardo anche un punto di vista diverso, da tecnico“.