Prima campanella alle 8 di mercoledì 11 settembre per 102 mila alunni della Marca. Dopo che lunedì 9 avevano cominciato 1.500 alunni del Pio X, mercoledì è stata la volta delle scuole statali: materne, primarie, medie e superiori.
Un avvio con protesta, fuori dall'istituto Fermi a Treviso: alle 7.30, la Rete degli Studenti Medi, fra striscioni e volantini, ha riunito una decina di ragazzi - indossavano fazzoletti rossi - per protestare contro il governo e chiedere una svolta sulla scuola.
Un avvio delle lezioni, più in generale, nel segno degli orari ridotti (e quindi del minore afflusso nei bus, complici anche gli studenti che scelgono la bici o si fanno accompagnare in auto dai genitori), dei supplenti che mancano, dei presidi reggenti che potrebbero essere sostituiti da dirigenti titolari nei prossimi mesi.
Un avvio che ha visto anche Mobilità di Marca (Mom) rafforzare, come al solito, l'impegno a livello di corse: da mercoledì sono oltre 3.200 al giorno (comprese le navette dirette ai poli scolastici), operativa una task force con verificatori e assistenti alla clientela a terra (compresi 30 impiegati di Mom con pettorine distintive) a presidio degli hub di interscambio e delle autostazioni più frequentate.
Giacomo Colladon, presidente di Mobilità di Marca: «Il primo giorno c'è sempre minore afflusso per via degli orari ridotti e scaglionati. Dalla prossima settimana la situazione si farà più seria: l'importante sarà capire, in base alle indicazioni delle scuole, quali aggiustamenti fare».
La ripartenza della scuola vede anche novità come l'apertura delle scuole elementari Don Milani a Treviso e i cinque istituti accorpati in provincia (fra cui il Barsanti-Galilei a Castelfranco e il Sansovino-Obici a Oderzo).
Quanto alle lezioni, complice la mancanza di alcuni professori, alle superiori gli orari sono accorciati: al Da Vinci, pur mancando pochi docenti, si fanno quattro ore fino a sabato 14 settembre, puntando andare a orario pieno da lunedì 16; al Riccati-Luzzatti, dove si devono coprire ancora 10 cattedre, le lezioni sono previste fino a mezzogiorno.
Alla scuola primaria Toniolo di Santa Bona a Treviso festeggiano le famiglie dei piccoli di sei anni: «E’ l’unica scuola di Treviso che, dopo due anni, è riuscita a riformare la classe prima, nonostante il calo demografico e la tendenza delle famiglie a iscrivere i bambini in scuole private o a tempo pieno».
«Questo grande traguardo è il risultato di una fitta collaborazione tra genitori del quartiere che, con l'appoggio della dirigente Angela Ferraro, già da settembre 2023 si sono mossi e hanno pubblicizzato la scuola affinché il quartiere non perdesse un plesso scolastico. Sarebbe stato uno scempio», spiegano i genitori in una nota, «La scuola primaria Toniolo, grazie alla preparazione dei suoi insegnanti e alla struttura ampia e in ottime condizioni, è un'eccellenza nel quartiere di Santa Bona. Le scuole di quartiere vanno sostenute, sono importanti per la crescita dei bambini che vi abitano».