Sono apparse nella mattinata di martedì 10 settembre , senza troppo clamore o annunci formali. Si estendono per un centinaio di metri, forse poco di più, le recinzioni che ora circondano il cantiere interdetto dell’ex piazzale Boschetti a Padova; area che fino a una settimana fa ha ospitato una tendopoli abitata da alcuni clochard stranieri.
Dopo un intervento di polizia coordinato dalla Questura, tra giovedì e venerdì scorso i senzatetto sono stati sgomberati e indirizzati ai Servizi sociali del Comune per un più dignitoso ricovero in queste miti notti di fine estate.
Lunedì mattina il personale di AcegasAps ha demolito le capanne costruite con materiali di recupero, per lo più lamiere e vecchie trapunte, e ripulito la zona dall’immondizia accumulata durante la permanenza dei residenti abusivi. Ieri, a completamento di questi primi interventi, i privati che possiedono le palazzine liberty hanno provveduto a fare installare una nuova recinzione metallica.
L’obiettivo è quello di tenere lontani i clochard dai pericoli della zona, caratterizzata da carenze igieniche e assenza di servizi, prima che possa diventare il luogo di un’ennesima tragedia. Come il decesso dei tre senzatetto all’ex Configliachi, la scorsa Epifania, quando il fuoco che avevano acceso per scaldarsi ha finito per uccidere tutti e tre nel sonno a causa delle esalazioni di monossido.
Da anni il cantiere dell’ex Boschetti era già circondato da solide barriere di metallo, ma col tempo alcuni senzatetto hanno aperto dei varchi da cui era possibile entrare con estrema facilità. Le nuove recinzioni serviranno a tamponare le falle nell’attesa del grande intervento di riqualificazione – il cui inizio è atteso per questo autunno – che restituirà alla società anche l’ultima porzione della vecchia autostazione delle corriere.
Nel frattempo continuano senza sosta i controlli delle forze dell’ordine in stazione e nelle piazze limitrofe. Oltre alle 6 mila persone identificate dagli agenti della Questura, si aggiungono anche i 355 soggetti fermati dai Carabinieri.
Dalle operazioni sono stati arrestati 12 cittadini stranieri: 4 per spaccio, 2 per rapina, 2 per furto e 2 per resistenza a pubblico ufficiale. I militari dei Nas e Nil hanno controllato cento esercizi pubblici, elevando sanzioni per 90 mila euro. Sono 365 i chili di alimenti irregolari sequestrati, cui sono seguite diverse denunce per frode.
