TRIESTE. Un investimento da 600 milioni tra risorse pubbliche e private. Tanto vale la riconversione dell’area di Servola, dove la realizzazione del Molo VIII si accompagnerà a quella di un terminal ferroviario di terra di ultima generazione. Il progetto si intreccia ora con l’ingresso di Msc nella compagine sociale di Hhla.
Il partenariato pubblico privato per il primo lotto dalla banchina vale 316 milioni: 207 stanziati dal governo e 109 da Hhla, che nell’area ha già messo in cantiere opere per 90 milioni e che conta di rendere operativa entro il 2029 l’infrastruttura, lunga 400 metri e larga 50.
A poca distanza dal mare, sui terreni che furono di altoforno e cokeria, sorgerà invece per mano dell’Autorità portuale la grande stazione ferroviaria di Servola, grazie a un investimento Pnrr da 180 milioni che ha appena ottenuto il via da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Hhla tiene a sottolineare che l’alleanza con Msc non sposta di una virgola i piani per la realizzazione del Molo VIII: «Abbiamo investito molto negli anni recenti, nei nostri terminal, nel porto di Trieste e nel trasporto intermodale. L’accordo con Msc contiene ampie disposizioni per l’ulteriore sviluppo indipendente di Hhla. Ciò significa in particolare garantire la neutralità dell’azienda nei confronti dei propri clienti e soprattutto proseguire lo sviluppo a Trieste». —