L’ex bomber azzurro Francesco Caputo, attualmente svincolato dopo la rescissione del contratto con l’Empoli, ha rilasciato nella serata di ieri un’intervista a Borderline24.com
Francesco Caputo, 244 gol in carriera con diversi campionati di A alle spalle, attualmente svincolato. Come se lo spiega?
“È stata una mia scelta che avevo maturato da tempo. Il matrimonio con l’Empoli non poteva più proseguire e, in accordo con il club toscano, si è giunti alla risoluzione del contratto”.
Lei è nativo di Altamura e, nelle ultime ore di calciomercato, sarebbe potuto finire proprio nel club della sua città natale. Come sono andate le cose?
“Ho grande rispetto per la società dell’Altamura anche perché conosco il presidente oltre ai dirigenti: il direttore sportivo Andrea Grammatica è un mio grandissimo amico. C’è stato un contatto diretto col mister ma, al momento, non è una strada percorribile”.
Ci sono possibilità concrete per poter tornare in pista?
“Ho fatto tutto il ritiro con l’Empoli e mi sono allenato benissimo: sul piano fisico sto meglio ora che qualche anno fa. Ho avuto tante richieste, tra queste quella del Frosinone di Guido Angelozzi che mi conosce bene. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare sia lui che Piero Doronzo perchè hanno provato in tutti modi a portarmi nella città laziale. Purtroppo ho dovuto rinunciare per motivi familiari: con la mia famiglia vivo ad Empoli e giocare a Frosinone avrebbe costituito un problema vista la distanza. Ma sono stato contattato anche dal Sassuolo, dall’Arezzo, dal Catania e dalla Virtus Entella. Tutti hanno aperto le porte delle loro società al sottoscritto e sono stati anche molto disponibili e comprensivi”.
Quale progetto le piacerebbe sposare? Scenderebbe nelle categorie inferiori?
“In questo momento faccio fatica a rispondere perché mi sono preso del tempo per riflettere insieme alla mia famiglia. Dopo quello che è accaduto a mia figlia lo scorso anno (problemi di salute ndr), preferisco mettere la mia famiglia davanti a tutto. Ma la mia voglia di continuare a giocare è rimasta intatta: cerco una società che creda fortemente in me, a prescindere dalla categoria”.
Ma negli ultimi giorni di calciomercato si è anche parlato di un interesse del Bari. Cosa c’è stato di vero?
“Non abbiamo avuto nessun contatto con il Bari e smentisco in maniera categorica quanto riportato da alcuni organi di stampa circa un mia candidatura a vestire nuovamente la maglia biancorossa. Con tutto il rispetto per la società del Bari e per i suoi tifosi, non sono il tipo che fa queste cose. Mi dispiace per le conseguenze che questa notizia ha generato, ma ne il sottoscritto nè il mio agente ha mai sentito qualcuno del Bari calcio”.
E se dovesse arrivare una chiamata da Bari? Tornerebbe?
“Se dovesse arrivare una chiamata del Bari, la prenderei in considerazione così come ho fatto con gli altri club che mi hanno cercato. Ma questo non vuol dire che scelga di tornare, perché ci sarebbero tanti aspetti da valutare. Ma una cosa è certa: la mia famiglia vive ad Empoli ed è molto difficile che io possa allontanarmi molto dalla Toscana. Ma nel calcio mai dire mai”.
Ultima stagione ad Empoli in A. Nel club toscano ha giocato con Elia Caprile. È davvero un predestinato?
“Con lui si è creato un grande rapporto di amicizia e stima reciproca. Ha un potenziale enorme e ha solo bisogno di giocare per dimostrare il suo valore e acquisire fiducia in se stesso”.
Volgendo lo sguardo alla sua carriera, si può dire che la convocazione in nazionale sia stato il punto più alto?
“Credo proprio di sì. Arrivare ad indossare la maglia azzurra è il sogno di ogni calciatore, soprattutto per chi ha fatto la gavetta come me. Peccato per il problema alla schiena che mi precluse la possibilità di giocare gli Europei, visto che ero nei pre- convocati azzurri. Ma il mister Mancini lo ringrazierò a vita per l’opportunità che mi ha dato”.
L'articolo L’ex Caputo: “Avevo maturato da tempo la scelta di lasciare l’Empoli” proviene da PianetaEmpoli.